Romagna a la Gds:”Alla Juve disciplina e serietà, una scuola”

Per Filippo Romagna la partita che chiude la prima giornata di ritorno tra Cagliari e Juventus sarà davvero speciale. Il giocatore del Cagliari si è trasferito alla Juve all’età di 14 anni, facendo tutta la trafila. Alla Gazzetta dello Sport ha raccontato quei momenti.

L’arrivo alla Juve

“Avevo 14 anni, giocavo nel Rimini. Gianluca Pessotto e Giovanni Rossi, dirigenti della Juve, vennero a casa e mi proposero di fare tre giorni a Torino con la famiglia. Mi fecero arrivare addirittura Del Piero con una sua maglia.

Ero nato milanista, ma ci misi poco a diventare bianconero. La Juventus fu una scuola in tutto. Dà importanza a troppe cose: disciplina, serietà.”

Sul presente

“Il Cagliari ha mostrato tanto interesse e infatti ho fatto cinque anni di contratto.

Nesta è il mio idolo, ho il 13 come numero di maglia per lui. A livello tecnico amo Bonucci, dal punto di vista comportamentale Chiellini.

Penso di cavarmela bene nell’anticipo, devo crescere nel colpo di testa. Credo che il merito sia stato quello di non sentirmi quasi arrivato in Primavera, è un errore che alcuni fanno.

A Rastelli dirò grazie a vita, ha creduto in me, mi ha fatto esordire da titolare col Napoli e mi ha confermato anche successivamente.”

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