Ora capiamo il perché Allegri insisteva per Matuidi

La Juventus è ormai un rullo. E il cambiamento è arrivato da quando Allegri ha deciso di passare al 4-3-3 con il trio Pjanic-Khedira-Matuidi. Ed è stato proprio grazie all’arrivo di Blaise Matuidi che l’allenatore toscano ha potuto effettuare questo cambiamento.

PROMESSI SPOSI

Già nel 2016 la Juve aveva provato ad acquistare Matuidi sotto espresso volere di Allegri. E le due parti erano state davvero vicine ma, si sa, trattare con il Paris Saint Germain non è mai facile. In più, le due società non erano in buoni rapporti per vari screzi di mercato. L’anno scorso, dunque, non se ne fece niente, e Matuidi dovette ingoiare il boccone amaro e rimanere a Parigi. Ma nell’ultima sessione di mercato le cose sono cambiate, e l’affare è finalmente andata in porto.

CAMALEONTE

Matuidi è arrivato a Torino trasportato dall’entusiasmo dei tifosi, ma non è stato un vero e proprio giubilo. Non molti, infatti, conoscevano il modo di giocare del francese, ritenuto per lo più un tappabuchi. Ma Allegri, come detto, ha sempre seguito con ammirazione Matuidi, e non ci ha pensato due volte nel metterlo in campo sin da subito. E le prestazioni sono state un crescendo unico. Soprattutto da quando la Juve è passata al centrocampo a tre. Matuidi è per Allegri un vero e proprio camaleonte, sempre pronto ad aiutare tatticamente la squadra. Nelle ultime partite, addirittura, quando la squadra si difende con il 4-4-2, Matuidi diventa l’esterno di sinistra per bilanciare la squadra. Matuidi, in pratica, è diventato in pochissimo tempo uno dei pochi intoccabili di Allegri, e le sue prestazioni ci hanno fatto capire il perché l’allenatore toscano voleva così fortemente il centrocampista francese.

Simone Calabrese

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