Di Francesco: “La Juve è tornata cattiva e cinica. Nessuna sindrome da Stadium per la Roma”

Domani sera Juventus impegnata, in casa, contro il Genoa per la Coppa Italia. Ma, inevitabilmente, il pensiero vola anche a sabato sera per il big match, sempre all’Allianz, contro la Roma. Una sfida che può valere tantissimo. Un avversario certamente da non sottovalutare. Insomma, una settimana, quella che precede il Natale, fondamentale per i bianconeri.

Eusebio Di Francesco, allenatore dei capitolini, si è soffermato anche sulla sfida contro la Juventus in una lunga intervista rilasciata a La Stampa.

PARLA DI FRANCESCO

“Lo scudetto? Per ora lasciamo stare. Noi vogliamo dare fastidio: se cresceremo ancora e se passeremo esami come quello di Torino, più avanti ne parleremo. La Juve è tornata cattiva e cinica, dà la sensazione di non subire mai l’avversario come nei tempi migliori: avete visto lo 0-0 con l’Inter? Non hanno vinto, ma avrebbero meritato di farlo. Nessuna sindrome da Stadium, anche perché io penso in positivo. E, poi, con la Roma è la prima volta che me la gioco là: se c’è una sindrome, per me, può essere quella che mi avvicina all’Inter per i 7 gol presi due volte con il Sassuolo”.

“Il campionato lo trovo, per certi versi, inaspettato: la maggiore competitività mi stimola e credo che, per il vertice, la corsa sarà fra le prime cinque. Ci metto anche la Lazio, sebbene si sia un po’ staccata. Il Napoli può vincere lo scudetto perché ha messo al centro di tutto il lavoro di squadra: si muovono meglio degli altri e a chi sostiene che la ripetitività ti rende prevedibile dico che la stessa ripetitività ti dà maggiori certezze. La Juve è, fra l’altro, abitudine alla vittoria. E i bianconeri sono guidati da un allenatore “europeo”. Allegri lo è per come sa gestire uomini e situazioni. Viaggia con una grande consapevolezza dei propri mezzi”.

Luca Piedepalumbo

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