“Il match di stasera non è decisivo ma può chiarire molte cose”: le parole di Luciano Moggi

Lo storico Direttore Generale di Juventus e Napoli Luciano Moggi, in occasione di Napoli-Juventus, ha scritto un articolo su Libero. Li Moggi ha parlato della sua esperienza al Napoli, sul rapporto con gli Agnelli e, ovviamente, sul big-match di questa sera.

“A TORINO VINCI E SUBITO DOPO SEI A LAVORO PER L’ANNO SUCCESSIVO”

“In questi giorni a Napoli si vive un’atmosfera di eccitazione mista a fomento, per i napoletani è la partita più importante dell’anno. Torino, invece, sembra viverla in maniera più distaccata. Si sa però che quando vinci uno scudetto a Torino il giorno dopo si lavora già per quello successivo, a Napoli i festeggiamenti possono durare anche 12 mesi”. 

NON NASCONDO CHE PIANSI…

Sulla sua storica, per un motivo e per un altro, permanenza a Torino, sponda bianconera, Moggi ha così scritto. “A Torino la professionalità è d’obbligo. Li incontrai Gianni e Umberto Agnelli. A noi della triade ci trattavano come figli, ci sentivamo protetti, erano persone di grandissima caratura. Non nascondo che piansi per la morte dell’Avvocato, il quale sul letto di morte disse a me e Marcello Lippi: <<Spero di rivedervi un giorno>>. Quando scoprimmo, io e Giraudo, che il Dottore (Umberto Agnelli) era deceduto, Giraudo mi sussurrò <<Per noi è finita>>”.

“NAPOLI-JUVE è LA PARTITA CLOU”

“Napoli – Juve è, senza ombra di dubbio, la partita clou della giornata, forse dell’intero anno. Certo, la partita non sarà magari decisiva, visto che siamo solamente nel girone di andata, ma potrà chiarirci molte cose”.

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