La grinta silente di Matuidi, il vero mastino di centrocampo

Era la partita da non sbagliare e così è stato. Un risultato che serve a cementificare ulteriormente il gruppo ed unirlo verso gli obiettivi comuni. Una vittoria di gruppo dove però alcuni singoli hanno fatto la differenza. Tra la scioltezza di Douglas Costa e la freddezza del Pipita, non si può non menzionare la prestazione a tratti monumentali di Blaise Matuidi.

In mezzo al campo, con due compagni in mediana come Pjanic e Khedira, è stato decisivo quanto fondamentale. 90 minuti mostruosi lì in mezzo e in fase di interdizione. La sua intelligenza tattica ha permesso più volte di rallentare gli avversari, a dare una mano sia in difesa che in fase offensiva. Il francese si è ritrovato anche più volte ad avviare l’azione lanciando spunti agli esterni. Ha avuto la possibilità di trasformarsi in finalizzatore, se solo non ci fosse stata la grande istintività di Reina a bloccare il suo tiro smorzato che avrebbe probabilmente chiuso la gara.

Matuidi si è calato perfettamente nella realtà bianconera e il suo apporto è ad ora fondamentale. La professionalità di un giocatore che si mette subito a disposizione di Mister Allegri, lavorando a testa bassa e attendendo il proprio turno pazientemente. Certo, c’è sempre spazio a miglioramenti. La grinta di un tuttocampista affamato a volte non basta. Lo stesso francese dovrebbe maggiormente lavorare sul possesso palla e sulla tecnica, non sempre perfetta questa sera in fase di ripartenza. Le basi sono tracciate e la strada è quella giusta. E c’è chi non avrebbe nemmeno scommesso un euro…

Christian Travaini

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