Civoli, giornalista Rai: “Non volevo attaccare Allegri. Lo stimo molto come allenatore”

Il telecronista di Rai Sport Marco Civoli, a seguito della disastrosa partita con la Svezia e la conseguente ed inevitabile mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale di Russia 2018, è finito nel mirino della critica multimediale dopo le sue parole su Allegri: “Questa sera ha perso tutto il nostro calcio, ha perso anche Massimiliano Allegri“. Questa frase ha ulteriormente accresciuto un incendio già divampante sul web, scatenando l’ira dei tifosi bianconeri che ovviamente si sono sentiti chiamati in causa, assieme al mister livornese.

In risposta alla valanga di critiche, il giornalista ha espresso la sua assoluta mancanza di malizia nelle parole incriminate. Ecco ciò che ha riportato la Gazzetta dello Sport: “Non è stato assolutamente un attacco: ho semplicemente usato un paradosso per far passare il messaggio che abbiamo perso tutti quanti, anche i più bravi. Sui social si legge di tutto, ma la mia frase è stata fraintesa. Perché mi è venuto in mente Allegri? Perché è quello che sta vincendo di più, è tra i più bravi in circolazione e rappresenta l’apice del movimento. Mi dispiace che sia passato un concetto sbagliato, che non penso assolutamente“.

“Ho voluto citare il numero uno…”

E prosegue: “Non ho detto che Allegri è un delinquente, ma mi sembra di essere passato come tale. Avrei potuto citare Sarri, Spalletti, o qualsiasi altro tecnico, ma in quella frazione di secondo ho pensato al numero uno, e ho citato lui, che stimo molto. Lo ribadisco: era solo un modo forte per dire che hanno perso tutti, anche i migliori“.

Questa Nazionale deve ripartire da subito, e lasciarsi alle spalle la caduta rovinosa di Ventura&Co. L’unico modo è appunto prendere spunto da chi sta lavorando al massimo dei livelli negli ultimi anni: “Ci siamo trovati inaspettatamente a commentare a caldo un disastro epocale, provando a riordinare le idee su quando successo e su quanto accadrà. Siamo arrivati al punto più basso, ma l’Italia può e deve ripartire: fortunatamente il nostro calcio è ricco di eccellenze, proprio come Allegri“.

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