Non c’è due senza tre: Bernardeschi, tocca ancora a te

Per Federico Bernardeschi quest’inizio di stagione non sarà stato di certo facile. La sistematica panchina a cui l’ha sottoposto Allegri gli ha fatto piovere addosso critiche eccessive, indirizzate specialmente dai suoi ex tifosi viola. Mai, negli ultimi tempi alla Fiorentina, il ragazzo di Carrara aveva dovuto preoccuparsi della concorrenza interna. Per i toscani Bernardeschi, che fa rima con Brunelleschi, era una vera e propria opera d’arte: difficile, se non impossibile, farne a meno.

BERNARDESCHI, ALTRA CHANCE CONTRO IL BENEVENTO

Quello messo in atto da Allegri è un processo di graduale inserimento dei giocatori al nuovo sistema di gioco. Le esclusioni dall’undici titolare non possono che essere una normale conseguenza. La stessa sorte è toccata a Douglas Costa, ma anche a Dybala, Higuain e Morata tanto per citarne alcuni. Con ogni probabilità, domani pomeriggio Allegri lo schiererà titolare contro il Benevento. Beh, non c’è due senza tre: sarà la terza volta che il talento con la 33 sulle spalle giocherà dal primo minuto con la Juventus. E, se la memoria non inganna, nelle due precedenti apparizioni Bernardeschi ha giocato delle ottime partite. Contro l’Atalanta fu proprio lui a regalare alla Juventus un micidiale 1-2 ravvicinato all’Atalanta – anche se poi rimontato – con un gol ed un assist. Contro la SPAL invece sbloccò la partita con un gol chirurgicamente perfetto.

La Juventus ed Allegri credono fermamente che il carrarese possa essere il futuro della Juventus. Lo dice l’investimento fatto per lui in estate (40 milioni per strapparlo alla Fiorentina), lo dice il suo contratto valido fino al 2022. Adesso per lui è arrivata l’ora di prendere definitivamente la Signora per mano. E con talenti come Bernardeschi, Dybala, Rugani, Bentancur e Pjaca dalle parti di Torino il sonno può anche essere più tranquillo.

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