Mostri buoni e mostri cattivi

Era la notte delle streghe, e di streghe la Juve ne ha di nuovo viste parecchie. La prestazione dei bianconeri in Champions League ha dato per lunghi tratti la sensazione di essere una delle solite, ovvero di quelle di una Juve timida e timorosa. Il primo tempo della partita di ieri sera contro lo Sporting Club de Portugal, per tutti Sporting Lisbona, ha di nuovo palesato delle difficoltà enormi per gli uomini di Allegri nel mantenere il livello della prestazione per tutti i 90 minuti. Rispetto a quanto successo spesso quest’anno però la Juve è emersa alla distanza, o meglio nel secondo tempo, in cui ha finalmente iniziato ad attaccare come si deve e almeno a tirare in porta.

I MOSTRI CATTIVI

Nel primo tempo se ne sono visti davvero molti, anzi troppi. Al di là di un SCP ben messo in campo e che gioca bene, troppi giocatori della Juve sono apparsi sottotono. E se anche quello che solitamente è un mostro buonissimo come Buffon si ritrova a smanacciare a centro area una conclusione di Gelson proprio sui piedi di Bruno Cesar che a porta vuota insacca l’1-0. Ti aspetti la risposta della Juve, che arriva pochi secondi dopo con un colpo di testa di Khedira fuori di poco. Ma poi nulla più. Il mostro più brutto di tutti sembra essere Alex Sandro. Il brasiliano è semplicemente irriconoscibile e lo rimane per tutta la partita, anche quando nel secondo tempo la Juve si riscatta almeno parzialmente. Perde tantissimi palloni pericolosi, non salta mai l’uomo e viene regolarmente superato dagli avversari sia nello stretto che in velocità. Col senno di poi, aver fatto giocare Asamoah contro il Milan è stata una mossa più che lungimirante da parte di Allegri, che adesso ha il difficile compito di recuperare quello che adesso è un giocatore assolutamente perso, e da valore aggiunto della rosa pare essere più che altro un peso. Altra notte di mostri anche per Dybala, che gioca pochi palloni e possibilmente male. A san Siro non aveva brillato, ma almeno era entrato prepotentementi nelle azioni di entrambi i gol di Higuain. Sbaglia molti tocchi, va spesso a terra nei contrasti, tira poco e male e commette diversi errori anche in appoggio facile. Anche lui va rigenerato e recuperato sia mentalmente che fisicamente, forse paga la partenza sprint con quei lampi di classe che han fruttato 10 gol nelle prime giornate.

I MOSTRI BUONI

Per fortuna nella serata di ieri ci sono anche alcuni lati positivi. Uno su tutti, Gonzalo Higuain. Da quando Allegri ha detto che sarebbe stato il suo mese, il Pipita è praticamente sempre andato a segno. Dopo la partita strepitosa contro l’Udinese in cui non ha segnato ma ha giocato in maniera incredibile, sono arrivati i gol alla Spal, la doppietta al Milan e la perla di ieri sera. Un gol bello e difficile, fondamentale per raddrizzare il discorso qualificazione anche se non per chiuderlo, dopo che poco prima avrebbe potuto fare gol di testa. Bella anche l’imbeccata di Cuadrado, un altro che tra primo e secondo tempo deve aver incontrato la fata Turchina. E prendendola più in senso lato, anche questo secondo tempo volitivo e di rivalsa possiamo considerarlo un mostro buono. Dopo la partita al Campo Nou si parlava di “effetto Cardiff” per la Juve che spariva nel secondo tempo, ieri almeno è successo il contrario.

Si deve assolutamente migliorare, perché l’obiettivo è ovviamente tenere alta la concentrazione e il ritmo gara per tutti e 95 i minuti di durata di una partita. Non può e non deve bastare giocarne solo metà, gli avversari non lo consentiranno. A livello di concentrazione potrebbe non essere così male avere ancora l’obbligo di giocarsela, sia per non “sedersi” in campionato che per non sbracare contro il Barcellona a fine mese: contro i Blaugrana servirà una gran prestazione, come quella della scorsa primavera, e a quel punto potremo stropicciarci gli occhi. Per ora, mandiamo a nanna le streghe e recuperiamo le energie

Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)

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