Milan-Juventus, le PAGELLE dei bianconeri: sempre e comunque a credere nel Pipita

Higuain è un’autostrada che si spalanca e la Juve ha la precedenza assoluta su tutti i problemi. La scrive, la firma, la francobolla, quel Pipita in apparente crisi di felicità. La salva e la porta al cielo con le sue mani, l’ennesimo intervento di Gigi Buffon.

BUFFON 7 – Scandisce i tempi della porta: contro Kalinic va giu’ di cuore, l’audacia ripaga e ricambia il sentimento. Sempre enorme, perché sempre in prima linea. Perché per sempre di un altro pianeta.

LICHTSTEINER 6 – S’approccia all’out con cautela: Borini allunga i passi ma il fiato sul suo collo resiste per buona parte della partita. Il resto è esperienza.
BARZAGLI 6 – E l’esperienza è Andrea Barzagli. Fondamentale.

RUGANI 7 – D’astuzia si può, si deve, occorre necessariamente in determinate partite. Soprattutto contro avversari da mezza palla sporca in area di rigore, soprattutto per ribadire due o tre concetti davanti al padrone di casa. Quello di lusso.

CHIELLINI 7.5 – Sentenze autunnali che di legale conservano l’ora e le ‘buone’ con cui si scuotono certe partite. Giorgio sta bene, è in palla, arriva al top in un momento in cui la Juve deve necessariamente ristabilizzarsi. Esempio.

ASAMOAH 7 – Lotta e corre, corre e lotta. Di tanto in tanto rifiata, poi riparte. Il ciclo di partita che non fa una piega. E che fa una sufficienza.
ALEX SANDRO 6 – Si riprende gli sprazzi di talento in cui solitamente brilla. Forse ci siamo. Forse si sta risvegliando al top.

KHEDIRA 6 – S’infila quando può, ma senza strafare. Di contenimento, stasera, il tempo si è fatto quieto.
MATUIDI s.v. – Bentornato Blaise.

PJANIC 7 – Nessun essere umano si può abituare a quel destro. Nessuno dovrebbe, in fondo: lo stupore della curva rossonera gli ricorda che stasera ha portato la partita a casa.

CUADRADO 6.5 – In questa Juve resta imprenscindibile, ed è probabilmente questo il vero cruccio di Allegri: come s’inseriscono gli altri esterni?

DYBALA 7 – Eh, manca il gol. In senso buono, sia chiaro: questo Dybala si tatua addosso il ruolo di cucitore di gioco. Poi quando parte, va. E va dovbe gli pare.

MANDZUKIC 6- Anche lui ha giri in cui rientrare, altre storie da raccontare. Nuove sponde e nuovi inserimenti sul secondo palo. Occhio che ritorna presto.

HIGUAIN 8.5 – Questa è una di quelle serate in cui la vecchia fiamma se ne va in giro a far stragi. Questa è una di quelle serate in cui il sorriso torna e un po’ di preoccupazioni se ne vanno. Il Pipita è un numero uno: doveva farlo presente solo a se stesso.

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