Juve-Spal, a lezioni di marcatura da Stephan Lichtsteiner

34 anni. Capitano della Svizzera che snobba Allegri e Buffon al Fifa The Best 2017. Stephan Lichtsteiner è (ancora una volta) il giocatore più discusso nel dopo partita. Sarebbe curioso entrare nella testa dell’ormai ex treno svizzero per vedere che succede in certi momenti. Per molti simbolo di continuità contiana, Lichtsteiner alterna giocate intelligenti a svarioni difensivi inconcepibili. L’errore sulla rete di Paloschi di questa sera incarna tutta l’essenza dello svizzero degli ultimi anni: mancanza di basi difensive e diagonali non eseguite.

Si, parliamo di quelle diagonali che il giocatore elvetico dimentica spesso e volentieri quando vede gli attaccanti arrivare nei suoi paraggi. Paloschi è stato abile nella serata di oggi a sfruttare tutti i punti deboli di Licht, posizionandosi dietro di lui e spingendolo a commettere l’errore più banale possibile. Evidentemente, la mancanza di brillantezza e riflessi (doti non particolarmente di casa per l’elvetico) sono l’unica spiegazione ad una mancanza di marcatura così elementare. Un singolo episodio che rende di fatto la prestazione di Lichtsteiner impresentabile. È comunque da ammirare la sua caparbietà pochi secondi dopo la rete della Spal, con un’accelerazione sulla destra conclusa con un cross, appunto, alla Lichtsteiner. Un cross non cross.

Diagonali inesistenti, marcature casuali, cross che fanno passare la voglia agli attaccanti di segnare…
Ci si chiede allora, alla veneranda età di 34 anni, se l’era Lichtsteiner sia effettivamente giunta al capolinea o meno. Una cosa è sicura: l’attaccamento alla maglia non gli manca, ma nel calcio moderno non basta purtroppo solo questo…

Christian Travaini

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