In attesa della partita di venerdì sera Italia-Macedonia, che si disputerà a Torino per l’accesso ai preliminari dei Mondiali di Russia 2018, ha parlato in conferenza Matteo Darmian, terzino azzurro e del Manchester United, ex granata: “Non c’è paura, dobbiamo concentrarci su queste due partite per gli spareggi. Sappiamo cosa vuol dire esserci in una competizione così importante. Stiamo provando diverse soluzioni, sono scelte del mister, quello che dobbiamo fare è scendere in campo e dare il massimo. Il modulo è relativo. Noi siamo tranquilli, stiamo lavorando bene, sappiamo quanto vale la gara con la Macedonia. Sono convinto che faremo una grande partita“.
L’Italia scenderà in campo con una formazione che per forza di cose non conterà su alcuni titolarissimi, a causa di molti infortuni recenti: “Ci mancano diversi giocatori importanti come De Rossi, Verratti, Belotti. Però tutti i ragazzi qui hanno grande qualità, sopperiremo a questo nel migliore dei modi. La Macedonia è una buona squadra, vorranno fare risultato ma noi stiamo preparando bene la partita“.
Juve e Napoli al top, se la giocheranno fino alla fine
Dopo il Toro, gli spazi in campo con lo United di Mourinho per Darmian si sono ridotti: “La scelta di andare a giocare in Inghilterra non la rimpiango. È un’avventura che rifarei sempre, poi è normale che ogni giocatore voglia giocare il più possibile. Mi impegno settimanalmente, così continuerò a fare“. Sul calcio italiano, il difensore non ha dubbi. Le squadre migliori in Serie A, anche per quello che stanno mostrando in Europa, sono Juventus e Napoli: “Non nego che guardo sempre il calcio italiano, è avvincente, il Napoli è cresciuto molto, ovviamente la Juventus è una corazzata. In Inghilterra potrebbe benissimo lottare per vincere il titolo. Anche altre squadre come Inter e Milan si sono rinforzate, sicuramente è molto coinvolgente. Non so chi vincerà alla fine, ma sarà molto combattuto“.
Sull’allenatore dei Red Devils, Darmian ha diverse parole di elogio, e sul confronto con il tecnico della Nazionale Giampiero Ventura, che lo aveva allenato anche durante le stagioni al Torino, c’è ben poco da dire. Si tratta pur sempre di due mondi diversi: “Mourinho mi allena da due anni, ha cercato di portare le sue idee all’interno della squadra. Lo vedo molto affamato, ha molta voglia di vincere trofei, questa voglia e rabbia la trasmette alla squadra. La differenza tra Mou e Ventura? Entrambi curano i dettagli. Il calcio inglese magari non è molto tattico, quindi sotto questo aspetto Ventura si concentra di più sulla preparazione tattica“.