Juve, che mal di testa!

Usiamo la testa” così urlava Massimiliano Allegri al minuto numero 92 del match contro l’Atalanta, quando sul risultato di 2-2 la Juve cercava di portare a casa i tre punti.

Ecco, proprio questo elemento fondamentale nel calcio è mancato alla Juventus successivamente al gol del 1-2 di Mattia Caldara.

Juve questa non è la prima volta

Non è la prima volta che la squadra bianconera, ieri in maglia gialla, subisce un calo da questo punto di vista, ma mai prima d’ora è stato così drastico. Infatti se in precedenza, dopo aver subito la prima scoppola, la squadra reagiva in maniera cattiva e aggressiva, oggi anche dopo il pareggio di Bryan Cristante l’azione offensiva juventina è stata debole e fiacca.

Certo, la Juve aveva effettivamente siglato la rete del 3-1 con Mandžukić poi tolto dal Var. Riprendersi da un episodio del genere non è facile, ma questo non può e non deve giustificare una partita così sottotono.

Anche perché la chance per riportarsi in vantaggio è stata netta e clamorosa. Al minuto 84, Paulo Dybala ciabatta clamorosamente dal dischetto interrompendo così la sua serie di reti dal dischetto.

La Dea oggi non ha avuto bisogno della sua collega bendata, anche se durante i novanta minuti la squadra bergamasca ha tirato effettivamente 3 volte (i due gol e la punizione che ha portato alla rete di Caldara).

Nonostante ciò la Juventus subisce ancora una volta gol in trasferta, 3 su 3, 5 su 5 se si contano Supercoppa e Champions, che possono accendere diversi campanelli d’allarme.

Arriva la pausa per le nazionali

Ora la pausa per le nazionali, un’opportunità per Allegri di riorganizzare le idee, recuperare qualche infortunato e ai giocatori di essere di nuovo affamati di vittorie considerando il secondo posto in classifica dietro il Napoli.

Riuscirà la Vecchia Signora a ritrovare il killer instinct che le è mancato nel posticipo di Bergamo ?

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