Preparati Gigi, torneranno a darti della sedia…

Esiste una specie umana considerevole, oserei dire sterminata, che sentenzia in male e in peggio per poi dire all’amico vicino “te l’avevo detto!”, frase tanto fastidiosa ad ascoltarla quanto liberatoria a pronunciarla. Sono i tifosi da bar: quelli che sanno sempre tutto loro, su ogni argomento. Non si sbagliano mai. Questo lavoro certosino è frutto di ore ed ore di indeterminato lavoro, concentrato sul pararsi occhi ed orecchie guardando ed ascoltando solo dal campanile che scelgono loro. Umili scienziati della verità al servizio della comunità: parlatene bene, parlatene male, basta che qualcuno ne parli… “meglio se lo faccio io”.

Oggi Gigi Buffon ha toppato sulla punizione che ha portato al gol di Caldara. Inutile negarlo: poteva bloccarla. Il calcio però non è una scienza esatta, a volte si sbaglia. Se possono sbagliare gli umani, può sbagliare anche un quasi quarantenne da Carrara. Il problema è che il quasi quarantenne viene messo da anni su un piedistallo in cui tanti (per non dire tutti) peregrinano per venerarlo e adibirlo a re dei portieri. Da quanti anni? Una ventina. Non pochi, no. Talmente bravo che non si sentono più paragoni eccellenti come Zoff, Jašin, Sentimenti IV (tanto per andare sull’anacronistico): tutti superati da tempo. Il tempo, appunto: quello che dopo un po’ ti fa riflettere, ti fa smettere di essere un teenager e ti fa diventare un adulto, capace di prendere sane decisioni, importanti, per il bene di tutti.

Oggi Gigi ha sbagliato, di conseguenza i luminari del calcio mondiale escono fuori e rivelano la loro verità assoluta, da anni profetizzata e continuamente cestinata nel dimenticatoio: “Buffon è vecchio! Deve ritirarsi!”. Una gioia per loro queste giornate in cui la loro bocca, tappata per troppo tempo, torna a farsi sentire, a respirare. Si torna ai bei tempi di Ferrara, Zaccheroni e Del Neri, in cui il futuro di Buffon sembrava ad un passo dalla pensione, quando infortuni e partite sbagliate erano più di quelle che ci si aspettava. Negli ultimi anni le occasioni per darti del vecchio non sono mancate: l’ultima volta era stata nella disgraziata trasferta al Bernabeu contro la Spagna. Ma anche in quel caso, chissà come mai, la voce degli onniscienti si è dissolta un’altra volta.

Caro Gigi, hai detto che questa potrebbe essere l’ultima stagione se non vinci neppure quest’anno la Champions League. I tuoi detrattori saranno felici: finalmente le loro preghiere verranno esaudite. La sedia pubblicizzata in questo editoriale diventerà realtà. Noi, poveri milioni di dementi invece, sentiremo la tua mancanza.

Impostazioni privacy