Caso biglietti-‘ndrangheta, domani alle 14 riparte il processo. LE RICHIESTE DEL PROCURATORE

Domani, alle ore 14 riparte il processo sportivo sul caso biglietti e infiltrazioni della ‘ndrangheta. Chiamati a presenziare presso il Tribunale federale anche esponenti della dirigenza bianconera.

ACCUSE E RICHIESTE

Domani, dunque, in aula saranno presenti come imputati il presidente Andrea Agnelli, l’addetto alla sicurezza D’Angelo, il responsabile della biglietteria Marulla e l’ex capo del settore commerciale Calvo. Si parte da un’accusa molto grave: per cinque stagioni la Juventus avrebbe riservato migliaia di biglietti a partita ad un gruppo ultrà che li ha sfruttati per un’attività di bagarinaggio, i cui introiti sono finiti anche nelle casse della ‘ndrangheta. Una reiterata violazione dell’articolo 12, il quale regola i rapporti tra società e tifosi. Autore del deferimento alla dirigenza bianconera è il procuratore Giuseppe Pecoraro, il quale ritiene colpevoli i dirigenti juventini. Ma cosa chiederà Pecoraro al Giudice? Si è pensato alla via del patteggiamento, ma non sembra un’opzione fattibile. Al contrario, la richiesta di Pecoraro sarà pesante: si parla di minimo di un anno e mezzo di inibizione per tutti.

Le sensazioni sono queste. Da domani capiremo davvero quali sono le reali richieste di Pecoraro e cosa rischiano i dirigenti della Juve a proposito del caso biglietti-‘ndrangheta.

Simone Calabrese

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