Dybala: “Finché la Juve mi vorrà sarò qui”, Allegri: “Barzagli gioca, l’obiettivo è passare il turno”

Dopo le parole di Valverde e Ter Stegen, tra pochi minuti sarà il turno di Allegri e Dybala. Per l’esordio in questa nuova annata di Champions League, l’allenatore toscano ha dovuto fare a meno di molti prezzi pregiati della scuderia bianconera. Non saranno della partita infatti neanche Chiellini e Mandzukic, non ancora recuperati a pieno. Alle 18.15 il via della conferenza stampa bianconera.

PARLA DYBALA

“Affrontare il Barcellona in uno stadio come questo è difficile. Però dovremo approfittare delle opportunità che ci concederà il Barcellona. Io cerco sempre di fare il meglio per la squadra, sia in fase difensiva come chiede il mister sia in fase offensiva. Il Barça ha perso un giocatore importante come Neymar ma l’ha sostituito con altri giocatori importanti. Sta difendendo bene, non ha ancora subito gol in campionato. Ho la fortuna di giocare con Messi in Nazionale, imparo tante cose con lui. In futuro non lo so, ora sono felice con la Juve. Quest’anno ho preso la decisione di giocare con un numero storico. Non so se il Barcellona mi abbia cercato, a me non è arrivato mai nulla. La Juventus mi ha sempre detto che punta su di me a lungo. Finché la Juve mi vorrà, io sarò qui. Un grande onore giocare con la 10 della Juve, però il numero cambia poco. Importante sarà dare il massimo per questa squadra. Bentancur mi ha sorpreso, ha una grande qualità. Con lui ho un ottimo rapporto, stiamo tanto insieme anche fuori dal campo. Mi sento molto bene, mi sono allenato tanto perché so che questo sarà un anno importante per la Juve e per il Mondiale con l’Argentina. Per me è un piacere essere descritto come uno tra i più forti. Devo però continuare così e crescere, Messi e Cristiano hanno fatto cose incredibili. Anche Neymar è fortissimo. Se vorrò rimanere a questi livelli dovrò lavorare molto. Sento che sto bene, sono in fiducia. Ho però dei grandi compagni che mi aiutano moltissimo e mi fanno giocare tanti palloni. Imparo moltissimo da Messi per come interpreta il gioco e vede il movimento dei compagni. Vederlo in Nazionale è importante per il mio futuro. Io e Neymar per il dopo Messi-Ronaldo? Ringrazio Allegri, ma Messi e Cristiano giocheranno ancora per tanto. Cercherò di avvicinarmi il più possibile a loro. Con Messi non ho parlato in Nazionale, eravamo concentrati sulle partite. A Messi è lasciato più spazio rispetto a quando giochiamo con l’Argentina. Nel Barça gioca con alcuni compagni insieme da dieci anni: ha sicuramente un’affinità maggiore. Il primo posto nel girone? Domani sarà una partita importante, ma il girone è appena cominciato. Noi andiamo in campo per vincere e lo faremo anche domani. Come cambia il Barça? Messi è sempre in buona forma, lo dimostra l’ultima partita”.

PARLA ALLEGRI

“Bisogna ripartire con entusiasmo per passare il turno. Iniesta alla Juve? Non ha senso parlare di mercato adesso. Iniesta è l’essenza del calcio. Neymar è tra i due giocatori giovani che diventeranno i più forti del mondo. E’ stato sostituito da Dembelé: il Barça resta la squadra più forte al mondo. Domani servirà entusiasmo ed incoscienza, non ho ancora scelto gli 11. Fare tre partite gol Barça senza subire gol è difficile, dovremo segnare. Barzagli gioca, non so se al centro o a destra. Mandzukic non è un esterno di ruolo ma molto importante per noi. Devo ancora decidere il modulo di domani, le caratteristiche dei giocatori mi permettono di variare. Quando hai dei giocatori come Suarez, Messi ed Iniesta sai che saranno difficili da marcare. Il Barcellona è partito bene in Liga, ha già qualche vantaggio sul Real: sono le due favorite per la Champions. Bernardeschi ha chance di giocare, non so se partirà dall’inizio. Si sta inserendo bene, domani può essere utile. Dovremo giocare con lucidità soprattutto quando ci presseranno. Nel calcio ogni stagione è diversa dall’altra, l’importante sono i risultati. Sarà una stagione lunga, non siamo ancora ad una condizione ottimale perché siamo all’inizio. Dobbiamo passare il turno: l’obiettivo è essere dentro tutte le competizioni a marzo. La Juve ha cambiato tanto e bene, questo la dice lunga sul lavoro della società. I risultati non sono cambiati. Sarebbe bellissimo giocare tre partite senza subire gol, la Juventus potrà farcela ma è difficile. Dobbiamo segnare, fare il calcolo del punticino è sbagliato. L’obiettivo è passare il turno: farlo da primi o secondi cambia poco. Nel 2015 passammo da secondi. La differenza tra Neymar e Deulofeu è che quest’ultimo può giocare sia a destra che a sinistra. Per noi cambia poco”.

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