Douglas Costa pronto a esordire contro il Chievo. Qualità e tecnica al servizio della Signora

La Juve è pronta a tornare in campo, domani pomeriggio alle 18, nella gara casalinga contro il Chievo, dopo il turno di stop per le nazionali. In conferenza stampa mister Allegri ha elogiato ancora una volta il mercato di Marotta e della società, e ha risposto alle diverse domande sui nuovi arrivi, ancora poco impegnati (a fronte dei pochissimi match già disputati, ovviamente). Come di consueto, Max Allegri punta ad un inserimento graduale delle new-entry in rosa, per poter dosare al meglio le loro qualità, e per fare in modo che si trovi con calma l’intesa vincente con gli altri giocatori.

Finalmente Douglas Costa

Ancora una volta, come nella passata stagione con Alex Sandro e Dani Alves, la Juve si affida alle qualità dei brasiliani per portare avanti il gioco sulle fasce. Quest’anno, dopo l’addio di Dani Alves (passato al PSG), tocca all’ex Bayern Monaco Douglas Costa dare quella vitalità e quel dinamismo in più all’azione offensiva, con giocate e numeri di cui soprattutto i verdeoro sono capaci. Di Costa Allegri ha apprezzato fin da subito la sua capacità di saltare l’uomo, paragonandolo per certi movimenti a Paulo Dybala. Questa sarebbe l’idea del mister: usare il brasiliano sulla trequarti al fianco di Mandzukic e Cuadrado (che difficilmente verrà risparmiato vista la sua squalifica in Champions), alle spalle del Pipita Higuain, con tanta voglia di riscatto dopo la mancata convocazione con l’Argentina. La stessa Argentina che ha invece largamente usato Dybala, al fianco di Messi e Icardi (tridente che non ha peraltro riscosso molto successo), e per questo motivo la Joya potrebbe riposare e partire dalla panchina in vista del Barcellona.

Nomi nuovi per la formazione

Douglas Costa darà sicuramente una spinta in più a tutta la squadra. Sia per l’esperienza che ha alle spalle ad altissimi livelli nel calcio che conta, sia per i giocatori con cui ha la fortuna di militare. Non si tratta di un colpo di mercato ricercato per la finalizzazione (non soprattutto, almeno). Il centrocampista (e attaccante allo stesso tempo) è il nome giusto per assistere giocatori di spessore come Mandzukic e Higuain, oltre alla fase di copertura che nella Juve di Allegri è richiesta per principio. Dunque non solo un uomo in grado di saltare l’avversario, ma anche uno che è capace di portarne via un paio in fase d’attacco. Insomma, tutti gli indizi fanno capire che il suo momento è arrivato!

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