A lezione da Isco&Co

Mettiamoci tutti il cuore in pace. Questa Spagna è troppo per noi. Nient’altro da aggiungere, solo da ammirare e, soprattutto, imparare da una Nazionale che continua a sfornare campioni come se fosse la cosa più naturale del mondo.

DOMINIO ROJO

La partita, vista dal punto di vista di un italiano, è stato un massacro sportivo. Gli spagnoli sono stati superiori in tutto: portiere mai impensierito, difesa ordinata e sempre pronta alla fase offensiva, centrocampo stellare e attacco atomico. Viene voglia di chiedersi: come si fa a vincere contro una Spagna così? Ma, si sa, nel calcio vige la legge del ‘mai dire mai’. Ecco allora perché Ventura e Buffon, i due portavoce Azzurri, hanno presentato la partita aggredendola. Purtroppo, però solo a parole. Nonostante il 4-2-4 venturiano e le parole di carica di Gigi, infatti, l’Italia è stata asfaltata dalla Nazionale Roja. Un piacere, comunque, vedere giocare questi ragazzi, sempre pronti a volere la palla per insegnare calcio. Eh già, perché stasera la Spagna ci ha insegnato calcio. Troppo forti, troppo divario.

ISCO SUPERBO

Potremmo spendere milioni di parole per elogiare una Nazionale strepitosa. Ma vorremmo semplicemente focalizzarci sul vero mattatore della serata: Isco. Una partita meravigliosa, da 10 in pagella. Tutto contornato da due gol meravigliosi. E pensare che fino a pochi mesi fa (fino ai primi infortuni di Bale per intenderci) questo ragazzo era lasciato tutto corrucciato in panchina, a marcire. Poi, grazie ad un po’ di fortuna e alla sua immensa pazienza, questo ragazzo è riuscito a prendersi tutto: prima il Real, ora la Roya. Non è troppo avventato, dunque, indicarlo come il più forte trequartista del mondo al momento. E pensare che Marotta lo aveva quasi convinto a sposare il progetto Juve

Simone Calabrese

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