Juventus: nuova stagione, vecchie certezze

La partita contro il Genoa ha evidenziato diversi fattori. Oltre al VAR che continua a non convincere a pieno, alimentando ancor di più numerose polemiche c’è ancora altro che balza agli occhi dopo la trasferta del Ferraris. La Juventus di Massimiliano Allegri cambia pelle a distanza di pochi minuti. Si passa dall’oramai consolidato 4-2-3-1 iniziale al vestito utilizzato dalla prima Vecchia Signora scudettata: il caro vecchio 3-5-2. Un cambio in corsa punto cardine di questa Madama alla ricerca del settimo trionfo consecutivo nazionale.

Juventus, difesa ancora da registrare

Non più Barzagli terzino come in Supercoppa, bensì Lichtsteiner e Daniele Rugani centrale. Inizia così la sfida contro il Genoa, al pari del primo incontro di Serie A contro il Cagliari. Eppure la retroguardia bianconera dopo appena 18 secondi mostra qualche tentennamento. Alex Sandro si fa scavalcare facilmente da Pandev che getta nel mezzo un pallone velenoso che colpisce Pjanić: il tocco del bosniaco finisce alle spalle di Gianluigi Buffon. Colpo rocambolesco certo, ma evitabilissimo. La seconda rete dei liguri arriva dopo la chiamata del VAR: l’attaccante dei rossoblu Galabinov viene scalciato da Rugani in area di rigore. Banti inizialmente fa proseguire, prima di tornare sui suoi passi. Calcio di rigore: peccato che l’ex Avellino fosse però in posizione di offside. Al di là dell’errore della “moviola in campo” e dell’autogol fortunoso, sono episodi che la Juventus può ma soprattutto deve assolutamente evitare…

Barzagli, l’ago della bilancia

Che Andrea Barzagli sia un uomo fondamentale per la Juventus era chiaro a tutti. Che potesse reinventarsi a 37 abbi anche in ruoli diversi dal difensore centrale, in pochi se lo sarebbero aspettati. Ma è prerogativa dei campioni quella di sorprendere e fare la differenza anche quando si è avanti con l’età. Dopo aver affrontato l’ultima fase della Champions League scorsa da terzino destro annichilendo quasi tutti i suoi avversari, adesso il difensore toscano si riscopre anche ago della bilancia. Se contro il Cagliari fu Blaise Matuidi a far passare la Juventus dal 4-2-3-1 al futuribile 4-3-3, adesso è Andrea Barzagli al far ritornare i bianconeri al 3-5-2. Negli ultimi finali con l’inserimento di Lapadula era necessaria maggiore copertura, garantita dall’italiano che ha praticamente annullato Laxalt con l’aiuto di Cuadrado. Un giocatore polivalente che anche in questa stagione avrà il suo spazio: da centrale vicino a Chiellini, da terzino destro o da centrale in un trittico di difesa poco importa. Barzagli sarà sempre il suo apporto. Così come il modulo della Juventus: 4-2-3-1, 4-3-3 o 3-5-2 che sia. La Vecchia Signora regala la netta sensazione che anche quest’anno ci sarà da divertirsi e tanto!

 

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