Tante emozioni a Miami: una Juve sali-scendi, ma la vittoria è sua

Una Juve che, tra qualche sofferenza di troppo, lascia una buona impressione dalla partita di ICC con il Paris Saint Germain: i bianconeri vincono per 3-2 mettendo in evidenza una prova senza dubbio migliore rispetto a quanto visto contro il Barcellona. Il PSG, oggi in versione Chievo Verona (cromaticamente parlando), è la squadra che sicuramente ha attaccato di più, tenendo per lunghi tratti gli uomini di  Allegri nella propria metà campo, ma la Juventus del primo tempo sembra un muro su cui i parigini sbattono senza trovare rimedio; l’unico spiraglio lo concede Benatia con un erroraccio che sarebbe costato tanto, se il guardalinee non avesse alzato la bandierina nel momento in cui il marocchino consegna sbadatamente palla agli avversari. Juve che, come un pugile, viene lavorata ai fianchi, ma senza accusare il colpo; Dybala è scatenato e va vicino al gol più volte, dimostrando di avere una forma straordinaria già a fine luglio: se queste sono le premesse, chissà cosa sarà in grado di fare tra qualche mese. Il gol però, lo segna Higuaín, che affetta la difesa parigina con un taglio in mezzo che lo lancia in solitaria contro Aureola, trafiggendolo senza pietà alla fine del primo tempo.

RIPRESA ALTALENANTE

Nel secondo tempo cambiano tutti gli uomini di movimento, l’unico reduce dell’11 iniziale è Buffon. Ci mette un po’ la Juventus a organizzarsi, e il PSG ne approfitta segnando il gol del pareggio con Guedes (da rivedere la difesa juventina). I bianconeri accusano, ma Marchisio riporta in vantaggio la squadra con un potente tiro che si insacca prepotentemente (grande recupero e assist del giovane Kean). Al 65′ entra Pinsoglio: sarà decisivo in molte occasioni, salvando ripetutamente il risultato con grandi parate. Nulla può però quando Pastore riesce a trovare il pareggio con un colpo di testa su cross dalla sinistra di Kurzawa. Sembra il risultato più giusto, ma Kean riesce a trovare negli ultimi minuti un calcio di rigore che Marchisio realizza. Una partita di alti e bassi da cui la Juve ha tanto da imparare, ma anche tanto di cui poter essere soddisfatta. Oltre ai già citati Dybala e Pinsoglio, vanno rimarcate le prestazioni di Kean e Marchisio: i due hanno fatto la differenza nel secondo tempo. Molto bene anche Sturaro (un palo che ha del clamoroso), Bentancour (il ragazzo mostra davvero una gran personalità) e Alex Sandro (ormai una sicurezza concreta). Male invece Barzagli: già contro il Barcellona aveva disputato una partita negativa, che purtroppo si ripete anche questa notte.

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