Ben arrivato, Patrik: la scheda tecnica dell’attaccante più Schick della Juventus

BIOGRAFIA

Patrik Schick è nato il 24 gennaio del 1996 a Praga, in Repubblica Ceca. Cresce nelle giovanili dello Sparta Praga, debuttando in prima squadra il 16 aprile del 2014, durante una partita di coppa nazionale; per il suo primo gol da professionista, invece, bisogna attendere il 18 novembre, quando segna nell’1-1 contro il Pribram (sempre in coppa). Nell’estate del 2015, viene ceduto in prestito al Bohemians, con cui esordisce il 27 luglio successivo. Il 21 novembre seguente realizza la sua prima doppietta da professionista nella vittoria per 3-1 contro il Banik Ostrava.

Il 13 luglio 2016 il grande salto in Serie A: la Sampdoria lo acquista dallo Sparta per 4 milioni di euro. Debutta in blucerchiato il 14 agosto subentrando – come spesso accadrà nel corso della stagione – durante il match di Coppa Italia vinto 3-0 contro il Bassano. L’esordio in A è datato 21 agosto, nella vittoria 1-0 in trasferta contro l’Empoli.

Il 26 ottobre sigla la sua prima rete italiana, proprio contro la Juventus, che vincerà per 4-1. È forse nella partita casalinga contro la Roma, però, che ha fatto innamorare più di ogni altra volta i suoi tifosi (e non solo): Schick subentra nel secondo tempo, rendendosi protagonista di una gara sensazionale, segnando il gol del pareggio e guadagnandosi la punizione da cui scaturirà il gol della vittoria per i blucerchiati.

E adesso, dopo 11 gol alla sua prima stagione di Serie A, ecco la chiamata di una grandissima del calcio: la Juventus. Juve che è pronta ad abbracciare un altro calciatore ceco – dopo la fortunata esperienza con Nedved – con la speranza che Schick possa rimettere in mostra tutto l’eccellente potenziale di cui dispone.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI

Schick è un attaccante completo, in grado di giocare e da prima punta e da spalla per un altro attaccante. Giampaolo lo ha utilizzato il più delle volte a gara in corso, subentrando sia a Quagliarella che a Muriel, anche se non è stato inusuale – in situazioni di svantaggio – vederlo giocare dietro alle due punte.

Si tratta di un giocatore molto forte fisicamente, dal momento che è alto 1,87 m, ma che riesce ugualmente ad essere letale con la palla tra i piedi: il dribbling è, probabilmente, la miglior arma del suo repertorio. Vero, Genoa?

La sua grande tecnica è impreziosita da una non indifferente capacità nell’andare al tiro da fuori: spesso, anche quest’anno, ha inciso in questa maniera, come contro la Lazio o contro il Torino. Il parallelo che può esser tracciato – ovviamente prendendo con le pinze queste parole – è con Pogba, per due motivi principali: entrambi hanno un’imponente struttura fisica, ma riuscendo ugualmente ad essere agili palla al piede. Il tocco di Schick è delizioso, mai pesante, qualità che gli permette di essere decisivo anche in zona assist.

LE DEBOLEZZE

La pecca primaria nel modo di interpretare le partite da parte di Patrik Schick è la sua “negligenza” nel proteggere la palla: è sembrato relativamente facile, infatti, rubargli la sfera quando si trova spalle alla porta. Sicuramente un aspetto su cui Allegri dovrà lavorare, per plasmare al meglio questo promettentissimo attaccante: fin quando si è in possesso del pallone, infatti, i pericoli sono ridotti al lumicino.

LO STILE DI GIOCO

Schick è un calciatore che ama stare in compagnia del pallone: adora correre con lui, saltando gli avversari come birilli. Raramente si disimpegna in chilometrici cambi di gioco: con passaggi corti riesce a sapere sempre dove si trova la palla, non allontanandosene quasi mai.

E, ricollegandosi alla debolezza analizzata poc’anzi, Schick difficilmente si getta nei contrasti: prova a sfruttare, invece, la sua furbizia standone fuori, attendendo il momento giusto per ricevere il pallone. Nel calcio “dei grandi”, però, il contrasto è una delle essenze principali: spesso e volentieri, infatti, vince chi è più cattivo – calcisticamente parlando – dell’avversario.

I NOSTRI VOTI

Che altro aggiungere? Speriamo possa essere davvero un’esperienza molto ma molto… Schick!

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