Non è maledizione, ma inferiorità

Juventus-Real Madrid, un verdetto evidente. Sovrastati, annientati, inspiegabilmente dominati: il secondo tempo della Juventus di questa sera sarà una ferita che sanguinerà a lungo nel cuore dei tifosi, una disfatta di cui questo gruppo dovrà prendersi presto le responsabilità. Non è stata una partita da Juventus, questa è la gravità che va ben oltre ogni verdetto del campo.


“NON È STATA UNA PARTITA DA JUVENTUS”


SUPERIORITÀ EVIDENTE

Allegri

Il Real Madrid a Cardiff ha dimostrato una superiorità mentale netta, troppo evidente. Oggi il più forte non ha vinto, ma stravinto, dominato. La Juventus di quest’annata calcistica va applaudita per aver ottenuto traguardi prestigiosi, forse insperati, come l’approdo alla finale di Cardiff, ma ha fatto sì che il Real Madrid diventasse qualcosa di troppo più grande per lei.

Oggi non ci sono solo meriti di chi ha vinto, ma anche moltissimi demeriti di chi ha perso.

I LEADER CHE SVANISCONO

Una difesa stranamente assente, Dybala e Higuain divenuti una spiacevole presenza per la squadra, Khedira e Pjanic nulli nelle letture difensive a centrocampo.

biglietti finale champions league 2017 juveNessuna maledizione, sfortuna da Champions e simili deduzioni da tifosotti, la Juventus si è sgretolata sulle sue gambe nei minuti che più contavano della stagione. Serviva molto di più, doveva esserci molto di più.

Era la partita che poteva cambiare la storia del club, consegnandolo di prepotenza nell’Olimpo dei grandissimi, dei dominatori. È stata una partita gioca malissimo.

Quella di Cardiff deve essere una notte che i giocatori della Juventus non dovranno dimenticare, perché da un errore così grande deve nascere il dovere di rialzarsi e ripulire l’orgoglio.

Nicola Frega

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