A Cardiff la storia non è cambiata. Le stelle e la testa si sono spente: fa male

Consapevolezza, maturità, equilibrio, segnali positivi. Tutto svanito sotto il cielo di Cardiff. Sembrava tutto apparecchiato per un finale da sogno, invece al Millennium Stadium si consuma un altro incubo per la Juve. L’inizio è incoraggiante, a tratti autoritario, ma è solo un’illusione. Come quella che ha mosso migliaia di persone da ogni angolo del pianeta per sostenere la Vecchia Signora. Tutte le certezze si sgretolano al cospetto di un Real Madrid che fa la partita che deve fare, soffre quando è necessario e poi prende in mano la gara, meritando ampiamente il successo.

CROLLO TOTALE

Il secondo tempo della Juve è semplicemente inspiegabile. I bianconeri non pressano più, sbagliano tutto, appaiono impauriti come e più di due anni fa a Berlino e il Real va a nozze con questo atteggiamento. Gli spagnoli sfoggiano tutto il repertorio di classe, transizioni veloci e pressing che spegne sul nascere la manovra della squadra di Allegri. E l’epilogo potrebbe essere uno soltanto, con un parziale pesantissimo e il rosso a Cuadrado per completare il tutto.

SI SPENGONO LE STELLE

Deludono le stelle più attese, Dybala e Higuain, mentre Buffon sveste i panni del supereroe e appare più umano che mai. Travolto dal Real e da Ronaldo, che non gli fa sconti mai. Da loro ci si attendeva tanto, ma la Joya, al netto di qualche brillante intuizione in avvio, sparisce, inghiottito nella pressione madrilena e schiacciato da quelle pressioni che evidentemente pesavano più di quanto non potesse. Il Pipita, invece, semplicemente non incide. Non che non ci provi, soprattutto nel secondo tempo, ma quel guizzo che tanto spesso ha reso possibile l’impossibile non è mai arrivato.

FINALE AMARO

Sia chiaro, poi, non ha poi troppo senso andare ad analizzare la prova dei singoli. Il crollo è stato collettivo, totale, non da Juve. Adesso poi sarà doveroso guardarsi in faccia e capire cosa è accaduto. Prendersi le responsabilità e rialzarsi. Perché questa caduta fa malissimo per il momento e per il modo in cui è arrivata. Nel momento più importante, la Juve è sparita. Questo non ha scusanti, fa male e sarà difficile da assorbire.

Edoardo Siddi

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