Polmoni, tecnica e garra: così il Real ha fatto grande il suo centrocampo

Qualche anno fa ‘Los Merengues’ diventarono ‘Los Galacticos’ per la quantità di fenomeni che aveva a disposizione. Da Ronaldo a Zidane, passando per Figo, Raúl e Beckham, il Real Madrid aveva a disposizione un roster offensivo di assoluto valore. Il vero problema di quel Real, però, spesso era il centrocampo. Un centrocampo incapace di sostenere al meglio le due fasi, visto lo sbilanciamento offensivo della squadra. Ora, però, Zidane sembra aver trovato la soluzione migliore per mettere a posto le cose.

LA ‘CKM’

Il centrocampo titolare del Real Madrid non si discute: Toni Kroos, Luka Modrić e Casemiro sono i tre interpreti che in queste stagioni stanno trascinando la mediana blanca a molti successi. Un mix quasi perfetto: polmoni, con soprattutto Kroos e Casemiro protagonisti; tecnica a volontà, con il tedesco e Modrić a insegnare calcio agli avversari; e, ultima ma non ultima, tanta tanta garra, con il pedone Casemiro sacrificato a lavori di interdizione. Un centrocampo quasi inscalfibile, che in questa stagione ha trovato la via della definitiva consacrazione. Merito di Zidane, che ha saputo rinunciare a un po’ di spettacolo togliendo i trequartisti James Rodríguez o Isco per mettere un uomo in più. E forse è stato proprio Casemiro l’ago della bilancia di questo Real Madrid: meno osannato degli altri due, il brasiliano ha dato quello che mancava, la famosa ‘legna a centrocampo’.

MEDIANE A CONFRONTO

Centrocampo forte, è vero. Ma che ne dite di confrontare la mediana madrilena con quella della Vecchia Signora? Innanzitutto, un dato è ovvio: con il nuovo passaggio di Allegri al 4-2-3-1, numericamente i bianconeri sono in svantaggio. Ma, come qualità e organizzazione, forse proprio gli ‘italiani’ Pjanić e Khedira sono migliori del centrocampo merengues. In Italia, si sa, la tattica è tutto per i nostri allenatori. E allora non è una bestemmia dire che il bosniaco e il tedesco compongono una mediana migliore del trio Kroos, Modrić e Casemiro. Inoltre, e questo è un problema che a Madrid, per mentalità, avranno sempre, è il fatto che il centrocampo viene poco aiutato dagli attaccanti. In casa Juve, invece, i due mediani possono contare sull’aiuto degli esterni e anche degli attaccanti. Infine, anche il fattore riserve potrebbe essere decisivo. E, anche in questo caso, la Juventus sembrerebbe essere migliore: con i vari Marchisio, Sturaro, Lemina e Rincón, i bianconeri sembrano avere più frecce al loro arco.

Due mediane fortissime, pronte a sfidarsi fino all’ultimo minuto. E, visto che spesso le partite si vincono a centrocampo, ci aspettiamo grandi cose da tutti loro…

Simone Calabrese

 

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