Leggende da Cardiff: La battaglia del Dragone Rosso

La bandiera di una nazione non è mai banale: ci sono sempre dei motivi dietro ai colori, alle scelte, al posizionamento di alcuni elementi. La bandiera del Galles, terra famosa per le sue leggende, non poteva avere una bandiera banale, e, di conseguenza, una storia banale: uno sfondo per metà bianco e metà verde, dove campeggia imperante un dragone interamente rosso. La domanda viene spontanea: cosa simboleggia questo animale?

Ci sono varie versioni della storia, e pure diversi dragoni: il primo ad essere utilizzato in una bandiera fu dorato, ed era di proprietà di tale Glyndŵr, principe di Galles (non provate a ripeterlo, potreste mordervi la lingua), che lo pose su uno sfondo bianco per portare la sua gloria in tutto il Galles. Il mito del dragone rosso arrivò molto prima; si parla dell’epoca romana, ma la storia che va per la maggiore, vuoi per il fascino che emana, vuoi per i personaggi, riguarda Mago Merlino.

C’era una volta un re di nome Vortigern, che decise di costruire un castello nella terra di Dinas Emrys. Ogni notte però, ciò che veniva costruito finiva con l’essere distrutto misteriosamente, senza motivo. Si pensava a forze oscure, ad una magia nera che aleggiava in quel luogo, così, per riappacificare gli spiriti, il re decise che si doveva dare in sacrificio un ragazzo senza genitori. La scelta ricadde su Merlino, che era pure un mago, il quale spiegò al re che non erano forze misteriose a distruggere il suo castello, ma due draghi, uno rosso ed uno bianco, che da molto tempo combattono in quella terra. Il vincitore della battaglia avrebbe deciso il destino di quella terra: sarebbe stata pace o guerra. A vincere fu il rosso, con il quale le persone del luogo si identificarono subito, rinnegando l’essere inglesi, per proteggere la propria cultura. Il Galles fa parte del Regno Unito, ma nella Union Jack (ovvero la bandiera) non ci sono riferimenti al Galles: in passato vi sono state proposte per inserire il drago rosso (nome originale “Y Ddraig Goch”), ma sono sempre state bocciate. Ed anche in patria il dragone non ha avuto vita facile: solo grazie ad Enrico VII (quindicesimo secolo) fece la sua comparsa su uno stendardo sopra il bianco e il verde della sua casata, i Tudor (che niente hanno a che vedere con l’ex difensore Igor), e solo nel 1959 fu ufficializzato questo stemma, con la dicitura “Il drago rosso ispira azione“; quella che ha alimentato l’orgoglioso popolo gallese, quella che porterà i più audaci, ad alzare la coppa, nella terra delle leggende.

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