La partita di Pjanić: padrone del gioco, detta i ritmi della Juventus a suo piacimento

La Juventus di Allegri fa festa vincendo il campionato per la sesta volta consecutiva: nessuno come Madama in Italia. Col Crotone i bianconeri non hanno fallito l’obiettivo, facendo propria la gara e chiudendo il discorso scudetto. Tra i protagonisti Miralem Pjanić.

BENE NEL RECUPERO PALLA – Il bosniaco si riprende la regia in mezzo al campo della Juventus e disputa l’ennesima buona prova. Da quando Allegri ha cambiato modulo di gioco, affiancandogli Khedira o Marchisio, il centrocampista bianconero ha fatto un deciso salto di qualità insieme a tutti i suoi compagni. Nella sfida col Crotone non fa mancare il suo apporto in fase difensiva, situazione di gioco che a Torino ha migliorato tantissimo, recuperando 4 palloni vaganti e vincendo 2 tackle, non disdegnando mai il contrasto. Per il numero 5 della Juve anche 1 anticipo. Con Marchisio sempre più convincente ha costituito una vera e propria diga in mezzo al campo non concedendo nulla agli avversari di turno.

DETTA I TEMPI DI GIOCO – Nella costruzione del gioco però si vede il miglior Pjanić: lo slavo fallisce pochissimi passaggi, completandone 63 su 74, anche se Allegri nel finale non gradisce alcune scelte e lo cambia. Gioca moltissimi palloni con Dani Alves, col quale praticamente si scambia il ruolo di organizzatore delle manovre bianconere. Il brasiliano è colui che ha toccato più palloni in assoluto nell’intero incontro. Pjanić,spesso tocca di prima e alza o abbassa i ritmi a suo piacimento, non forzando mai la giocata se non una sola volta nella ripresa, quando tenta una verticalizzazione intercettata da un calciatore del Crotone che gli costa la sfuriata del proprio allenatore. Per il resto, ricama le trame juventine con ordine e cercando il compagno più vicino e meglio piazzato, come si evince dalla foto sopra (Fonte: Stats Zone).

SFIORA IL GOL – Si fa vedere anche in fase d’inserimento: nella ripresa, dopo l’ennesima magia di Dybala, il bosniaco ha la possibilità di siglare il terzo gol anticipando in scivolata il proprio marcatore ma manda il pallone fuori di poco. Nel primo tempo, invece, una sua punizione sfiora l’incrocio dei pali difeso da Cordaz e finisce a lato. Un Pjanić in buone condizioni e che nella stagione che sta per chiudersi, ha contribuito moltissimo alla vittoria del sesto scudetto juventino di fila, il primo della carriera per Miralem. Ora la testa va a Cardiff.

'); }); return; }, add : function(_this){ var _that = jQuery(_this); if (_that.find('p.cpwp-excerpt-text').height()