Fabio Capello: “Scudetto riaperto? La sconfitta con la Roma sarà uno stimolo in più…”

Il risultato maturato all’Olimpico contro la Roma cambia i piani della Juventus, costretta a vincere allo Stadium contro il Crotone, per il sesto scudetto consecutivo. Con in mezzo anche la finale di Coppa Italia, in programma domani sera, contro la Lazio di Simone Inzaghi. Insomma, una settimana importante che potrebbe consegnare ai bianconeri i primi due trofei della stagione. In attesa, ovviamente, della finale di Cardiff. Ecco il pensiero, a riguardo, di Fabio Capello nell’intervista rilasciata per La Stampa.

“LA JUVE HA LA FORZA PER VINCERE TUTTO….”

Fabio Capello, il campionato è riaperto?
“Penso sia una suggestione, anche se bisogna sempre aspettare i risultati prima di parlare. Ma credo che la Juve sarà molto arrabbiata, sia mercoledì per la finale di Coppa Italia sia domenica in campionato. La sconfitta con la Roma sarà uno stimolo in più: sono convinti della loro forza e credono in quello che stanno facendo”.

Perché c’è stato un calo di concentrazione?
“Perché capita ai giocatori. Io ai miei ricordavo sempre che essere concentrati o meno non è coFabio Capellome accendere o spegnere l’interruttore della luce. L’altra sera la Juve l’ha spenta e al buio, poi, l’interruttore puoi anche non trovarlo”.

Che Juve s’aspetta nella finale di Coppa Italia?
“Una squadra che vorrà ribaltare la partita e tutto quello che è stato detto il giorno dopo il ko con la Roma. Di certo, non vedrete i bianconeri del secondo tempo”.

E della Champions che idea s’è fatto?
“Che sono arrivate in fondo le due squadre che più lo meritavano, insieme al Bayern Monaco. Aggiungo che Zidane ha imparato tanto dal calcio italiano, perché sta molto attento alla fase difensiva: sarà una partita molto interessante. In certe posizioni di campo il Real è migliore, ma l’organizzazione della Juve, soprattutto quella difensiva e a centrocampo, è superiore”.

Che differenza c’è con il 2015?
“Nella Juve c’è un’aria diversa: sono consapevoli della loro forza e non giocano con timore. Sono sicuri di poter essere competitivi e di poter vincere la Champions”.

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