Rincón a RAI SPORT: “Massimo rispetto per la Lazio. Dobbiamo rimanere concentrati”

Rincón a RAI SPORT. Mancano due giorni alla finale di Tim Cup tra Juventus e Lazio. I bianconeri, reduci dalla sconfitta contro la Roma, sono rimasti nella capitale per preparare al meglio l’atto conclusivo della competizione. Ai microfoni della RAI, Tomás Rincón ha rilasciato una lunga intervista.

Rincón a RAI SPORT

Meno due a Juventus-Lazio, finale di Tim Cup che vedrà i Bianconeri in campo mercoledì 17 maggio alle 21 allo Stadio Olimpico di Roma. In vista della sfida, il centrocampista Tomas Rincon ha parlato ai microfoni di Rai Sport, presentando l’atto finale di una competizione che ha visto la Juventus scendere in campo per la prima volta a Gennaio negli Ottavi contro l’Atalanta, proprio con il venezuelano in campo, titolare tra i bianconeri.

L’ESORDIO CONTRO L’ATALANTA

«Quella sera fu indimenticabile per me: ero felice perché era la prima da titolare allo Juventus Stadium. Vogliamo vincere la Coppa Italia è un nostro obiettivo, volevamo fortemente passare il turno e ci siamo riusciti».

LO SCHERZETTO AL MILAN

«Voglia di rivincita contro il Milan? No, noi volevamo solamente passare il turno per arrivare fino in fondo. I rossoneri erano in un ottimo momento, ma abbiamo fatto una buona partita e siamo andati avanti».

HIGUAIN DEVASTANTE CONTRO LA SUA EX NAPOLI

«Contro il Napoli stavamo giocando bene, poi abbiamo preso gol. Siamo comunque rimasti sereni e abbiamo vinto la partita, andando così a Napoli in vantaggio, perché sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Questa è la forza della Juve: mantenere la serenità e avere sempre fiducia in noi stessi. In quella settimana abbiamo visto Gonzalo piuttosto sereno. Non era facile per lui andare a giocare in un San Paolo così, ma nonostante ciò ha fatto molto bene, giocando due belle partite. É stato davvero determinante in Coppa Italia. Quando è così in forma, è un giocatore devastante».

«Finale con la Lazio? In una partita secca sai che non ci sarà una seconda occasione, dovremo dare il meglio per vincere. Col Napoli abbiamo giocato due partite di pari livello, contro una squadra che palleggia e gioca bene, ma siamo riusciti ad andare avanti ed ora siamo in Finale».

ALL’OLIMPICO, OSTACOLO LAZIO

«La Lazio sta facendo molto bene, è una squadra in forma. Davanti hanno giocatori molto veloci, bravi nell’uno contro uno, e a centrocampo un giocatore come Biglia che sa posizionarsi molto bene.  Stanno facendo un campionato importante e sono arrivati in Finale di Coppa: meritano rispetto. Noi dovremo essere molto compatti, andremo lì con tutta la nostre armi perché la Coppa Italia è un nostro obiettivo e scenderemo in campo per vincere!»

COME CI SI SENTE QUANDO SI È COSI’ VICINI A TANTI TRAGUARDI IMPORTANTI?

«Siamo emozionatissimi. Però bisogna essere concentrati perché per ora non abbiamo ancora vinto niente, e quando i traguardi sono vicini bisogna accelerare e non abbassare l’attenzione, in vista del campionato, della Coppa Italia e della finale di Champions».

DA AVVERSARIO, UNA VITTORIA CONTRO LA JUVE CON LA MAGLIA DEL GENOA, POCO PRIMA DI DIVENTARE BIANCONERO

«La Juve è una squadra molto forte, che sa difendere molto bene. Quando l’ho affrontata a Genova sapevamo che loro venivano da una partita molto stancante in Champions a Siviglia, quindi abbiamo messo la partita sul fisico, sui contrasti, e sul pressing. Non è stato un match normale per la Juve, mentre è stato fantastico per il Genoa, che ha subito sfruttato le proprie occasioni. Quando affronti la Juve dai qualcosa in più perché vuoi sempre dimostrare di poter vincere contro campioni così, ed è sempre un’opportunità per potersi mettere in mostra».

COME SONO STATI QUESTI PRIMI MESI DA BIANCONERO, E COSA C’È DIVERSO QUI?

«I miei compagni mi hanno accolto molto bene, per questo li ringrazio. Mi sembra di essere qui da tantissimo tempo. Ciò che distingue la Juve dalle altre squadre è soprattutto la mentalità: non abbassare mai l’attenzione, non mollare e lottare tutti i giorni per vincere. Un conto è dirlo, un conto è essere qua e vedere come tutte le persone che lavorano intorno a noi hanno una disciplina veramente importante e una mentalità che ha portato la Juve a vincere così tanto».

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