La personale rivincita di Buffon: provaci ancora Gigi, la terza volta è quella buona

Si conclude con un’altra vittoria il percorso europeo della Juve allo Stadium. Al fischio finale è 2-1 per i bianconeri e Cardiff assicurata ufficialmente. Il primo a parlare non può che essere lui, il capitano. Sempre, immancabilmente, Gigi Buffon, decisivo con le sue parate ancora una volta

“Il momento di vincere”

A fine partita lo stesso portiere ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto Cardiff, non dico neanche che era il nostro primo obiettivo perché ormai non conta più niente arrivare in finale“. In sostanza, parafrasato, “godiamoci la finale ma da domani pensiamo a vincerla”. Dichiarazioni che certo non sorprendono i tifosi juventini. Il portiere della nazionale ha infatti vinto tutto…tutto tranne quella “coppa dalle grandi orecchie”. Già, perché per Buffon quella coppa è stata veramente maledetta fino a questo momento. Se l’ultima a Berlino faceva meno male perché arrivata quasi casualmente, quella di Manchester ha lasciato ricordi indelebili: “Ero quasi sicuro di vincerla” ha dichiarato recentemente. La storia del calcio gli ha insegnato tutto però: non basta parare due rigori e compiere miracoli per vincere, bisogna dare qualcosa di più. Quel qualcosa che tutti i tifosi bianconeri si aspettano a Cardiff.

La rivincita di Buffon

Quella che aspetta il capitano bianconero sarà la finale delle rivincite. Infatti, troppo spesso Buffon è stato oggetto di critiche eccessive e sentenze che spesso lasciano l’amaro in bocca. Le ultime, in tempi neanche troppo remoti, quelle precedenti al match contro il Lione nella fase a girone. Reduce da alcune uscite non troppo brillanti, l’estremo difensore era già stato dato per “morto” prima di smentire tutte le illazioni con un’altra super prestazione. “Mi hanno fatto il funerale, ma non c’era nessuno” aveva tuonato Gigi a fine gara. La sua bravura, tuttavia, sta nel rispondere non solo con le parole, ma anche coi fatti. In effetti, se la Juventus ha subito solo tre gol in tutta la Champions, il merito è di una grande difesa ma, a pari merito, anche di un grandissimo portiere.

 Un sogno…d’oro

Pallone d'oroUna finale da vincere per sé stesso e per la squadra che non vince la Champions dal lontano 1996, tradotto, un’eternità. Una vittoria che potrebbe cambiare molte cose, a partire dall’assegnazione del Pallone d’oro. Da troppo tempo ormai questo importante premio individuale se lo stanno spartendo i soliti Messi e Cristiano Ronaldo. Che i due siano dei mostri sacri, questo è fuori da ogni dubbio. Tuttavia, allo stesso tempo, è giusto anche rendere omaggio alla carriera di colui che da molti è considerato come il portiere più forte di tutti i tempi, a maggior ragione, se campione d’Europa con la sua squadra. Pertanto ci sarà tanto in campo ballo a Cardiff: storia e prestigio personale. Chi sfiderà la Juventus? Lo scopriremo domani sera. Quel che è certo è che, come da 16 anni a questa parte, la Juventus avrà ancora il suo “vecchietto ringiovanito”, pronto a compiere miracoli e a guidare i suoi verso l’agognato successo europeo.

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