Chi è Emilio Doveri, lo 007 invisibile di Massimiliano Allegri

Non cercatelo sul sito ufficiale della Juventus, perché non troverete nulla su di lui, e difficilmente lo incontrerete durante una partita della Juve. Ogni squadra ha i suoi 007, ma l’uomo che studia i rivali dei bianconeri per Allegri è qualcosa di più di una «spia» o di un collaboratore tecnico. Emilio Doveri è un vero e proprio fratello per il tecnico juventino, anche perché è l’uomo che da più tempo conosce e lavora con lui. Era un’amicizia nata vent’anni fa sulle tribune di uno stadio. Allegri ancora giocava e Doveri faceva l’osservatore in giro per l’Italia, ma presto si è trasformata in un’alleanza di campo. Molti i consigli e soprattutto buoni occhi: quelli che Doveri utilizza per vedere gli avversari nello stesso modo in cui lo farebbe Allegri.

IL SUO PRIMO VICE

Ci sono dei mestieri in cui la fiducia è tutto e può fare realmente la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Doveri è stato il primo vice di Allegri, quando decise di diventare allenatore partendo dall’Aglianese in C2 . Voleva continuare a giocare ed aveva firmato per la Valenzana, ma questo ex difensore classe 1955 lo convinse a sedersi in panchina e provare ad applicare le idee che aveva già in mente. Un momento decisivo dell’avventura dell’allenatore livornese, che da quel momento non si è più fermato: dalla Spal al Grosseto, dal Sassuolo al Cagliari, fino ad arrivare al primo scudetto ottenuto alla guida del Milan. Doveri è stato presente in tutti i successi di Allegri, distinguendosi come vero e imprescindibile “uomo ombra”, a tratti collaboratore e a tratti 007.

LO 007 BIANCONERO

Doveri era stato avvistato anche allo stadio Louis II in occasione di Monaco-Tolosa, la sfida precedente alla semifinale di andata di Champions League. Anche dalle informazioni recapitate da Doveri è scaturito l’inedito 3-4-3 presentato dai bianconeri nel match del Principato, un modulo utile a contenere le ripartenze di Mbappé e compagni e liberare i gioielli in attacco.

LA SUA PROFEZIA

Ha tolto un centrocampista alla squadra piemontese e regalato uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano. Una soddisfazione doppia per Doveri, che all’alba di quell’avventura si era sbilanciato così con gli amici: «In cinque anni diventerà un grande allenatore». Il tempo gli ha dato ragione: Allegri ha fatto bene sempre e ovunque. Vedremo che altri risultati raggiungerà il duo Doveri-Allegri.

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