ReLIVE Allegri: “Domani è una partita importante, vale lo scudetto. Giocheranno Neto e Bonucci”

Alla vigilia del derby della Mole, Massimiliano Allegri è pronto alla consueta conferenza stampa pre-gara. Il tecnico bianconero risponderà alle domande dei giornalisti alle ore 14.30.

ORE 14.30, HA INIZIO LA CONFERENZA AL MEDIA CENTER DI VINOVO:

 

PARTITA IMPORTANTE

“E’ una partita molto importante per noi, perché è un derby e perché vale lo scudetto”.

TURNOVER

“Le scelte di domani sono un problema perché non le so nemmeno io. Oggi seguirò l’allenamento e vedrò. Abbiamo giocato mercoledì, poi giochiamo domani, poi rigiocheremo martedì. In sei giorni abbiamo tre partite, una l’abbiamo passata, domani ne abbiamo un’altra. Ho dei giocatori che mi permettono di cambiare, così come ho cambiato negli ultimi due mesi perché giochiamo una volta ogni tre giorni. Davanti no perché con fuori Pjaca, magari mettevo uno un po’ diverso, dietro di solito li ho sempre cambiati, così come a metà cambio. Domani se ci sarà qualche cambio non credo che pregiudicherà assolutamente la prestazione”.

CLIMA DERBY

“Il clima deve essere sempre così, perché alla fine il derby è un evento sportivo importante e bello. La città di Torino ne deve andar fiera, e per andarne fiera c’è bisogno che i tifosi si comportino in maniera educata e rispettoso, andando allo stadio e tifando per la propria squadra. Questa credo che sia la normalità. Di fronte alle tragedie come Superga non ci sono né bandiere, né colori, solo e unicamente grande rispetto”.

BUFFON E TOTTI

“Domani gioca Neto, Buffon non gioca. Per quanto riguarda Totti e il ritiro della maglia credo che non si possa commentare una cosa dove non ci sono le dichiarazioni del diretto interessato. L’unico  che non ha ancora parlato è Totti, e quando parlerà e deciderà cosa farà del suo futuro, allora potrò commentare.  Comunque sia ha fatto una carriera straordinaria e sta a lui decidere come concludere”.

BELOTTI ALLA JUVE

“Se spenderei cento milioni per Belotti? Il problema è che Belotti e Higuain insieme non si possono far giocare. Ecco due insieme così, non si possono far giocare. Quando mi dicevate di Mandzukic ed Higuain se insieme si potevano far giocare, in qualche modo si è fatto. Ma Belotti e Higuain insieme nemmeno con la colla”.

 

CALO DI TENSIONE

“Innanzitutto per vincere lo scudetto bisogna vincere domani e vedere cosa fa la Roma. Detto questo dobbiamo poi raggiungere la finale che non è ancora raggiunta nonostante il risultato di Monaco, e se dovessimo riuscirci ci sarà ancora la finale di Coppa Italia in mezzo. Quindi arriveremmo ben pronti per l’eventuale finale. Un passo alla volta, domani pensiamo al derby”.

CRESCITA

“Il picco massimo di crescita non si raggiunge mai, perché c’è sempre tempo e modo per migliorare. La squadra è in una buona condizione sia mentale che fisica. E quando parlo di squadra parlo di tutto il gruppo che ho a disposizione. A Monaco la squadra ha fatto un’ottima partita e un ottimo risultato, ma credo che al ritorno possiamo fare molto meglio sotto il profilo del gioco”.

TENERE ALTA L’ATTENZIONE

“Semplice non è arrivare in fondo, ma una cosa è certa che in questi venti giorni, che passano da domani fino al termine della stagione, io credo che vanno vissuti con grande entusiasmo e col desiderio di arrivarein fondo. Non tutti gli anni capitano queste cose, quindi quando capitano bisogna vivere ogni momento come se fosse l’ultimo. Per far sì che non sia l’ultimo bisogna pensare a far meglio. Non bisogna pensare a quello che sarà la fine, ma a quello che sarà domani”.

MARCHISIO

“Domani difficilmente Marchisio giocherà. Valuterò oggi pomerigigo. Ha fatto una partita di grande intensità e sono molto contento, ma nelle ultime due settimane Claudio era cresciuto molto dal punto di vista fisico e mentale. E’ ritornato, non il giocatore che era prima dell’infortunio, ma ci è vicino. E questo è un bene per lui, per la squadra e per la Nazionale”.

STATO D’ANIMO

“Per quanto riguarda Dani Alves, qualche finale l’ha vinta. In questo momento qui, il pensare può mandare fuori giri. Pensare alla finale di Champions che ancora non abbiamo raggiunto. Per ora l’unica certezza è la finale di Coppa Italia, per il resto non c’è certezza. La certezza ci sarà quando la matematica ci darà lo scudetto, e la certezza ci sarà quando martedì avremo passato il turno per andare in finale. Queste sono le cose che fino ad ora ci sono. Quindi oggi bisogna pensare all’allenamento e poi alla partita di domani. Poi si pensa a dopodomani, così avremo un dispendio di energie minore senza pensare a ciò che succede tra un mese. Anche perché alla fine, ogni volta che fai previsioni e via dicendo, viene fuori sempre un casotto”.

I GRANATA

“E’ una partita difficile perché il Torino è in una buona condizione e giocheranno una partita aggressiva come è nel DNA di Miahjlovic. Domani dovremo combattere e fare per forza un risultato positivo”.

IL RINNOVO

“Mancano tre giorni al ritorno di semifinale e non ha senso parlarne. Il rinnovo non è la priorità, perché il contratto ce l’ho e alla Juventus sto bene. Quando la società lo deciderà ci incontreremo e valuteremo”.

FESTEGGIAMENTI

“Quando, speriamo, ci sarà da festeggiare il campionato lo festeggeremo. Speriamo poi di festeggiare la Coppa Italia, perché se festeggeremo la Coppa Italia vorrà dire che arriveremo al tre giugno. Come nel lavoro c’è da lavorare, nel riposo c’è da riposare. Lavori per raggiungere degli obiettivi, e quando c’è da festeggiare si deve festeggiare. poi dopo bisogna avere la capacità di spegnere l’interruttore e riattaccare quello del lavoro. Questo sì, ma questa è la forza di una grande squadra. Se c’è da festeggiare si deve festeggiare”.

DYBALA-BELOTTI E DIFESA

“Per quanto riguarda Bonucci, domani gioca. Dybala-Belotti, come giovani sono sicuramente i più importanti del campionato, anche se si stanno mettendo in mostra giovani importanti. Il nostro campionato viene sempre denigrato, ma poi ci si accorge che anche i giovani stranieri si svezzano qui sotto il punto di vista tattico. E’ anche vero che spesso le big d’Europa vengono a pescarli qui”.

CRISTIANO RONALDO

“Ronaldo e Gigi sono due esempi di professionalità. Non è vero che a calcio giocano solo quelli che hanno i piedi, a calcio si gioca soprattutto di testa. Per diventare campioni e per giocare dieci-quindici anni in A ci vuole, oltre ad una grande tecnica, una grande professionalità e alti valori morali”.

ANNO SABATICO

“Io un anno fermo non ci sto. Se nessuno mi vuole, è un discorso, ma se decido io no. Quando mi fermerò, smetterò totalmente. Se vinceremo tutto io non mi fermerò assolutamente”.

PARTITA MASCHIA

“Il Torino farà una partita maschia e noi non saremo da meno. Abbiamo grande rispetto e quindi non possiamo fare altrimenti. Per quanto riguarda gli elogi, nel calcio conta fare tre punti. Poi quando perdi due-tre partite diventi di nuovo più scarso. Serve un grande equilibrio e nessun risultato può spostare quello che può pensare un allenatore o influire su di lui”.

 

 

 

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