Champions, la Juve di Allegri come il Milan di Capello

Il cammino europeo della Juventus è stato fin qui straordinario. E potrebbe esserlo ancor di più in caso di vittoria finale. In casa bianconera cresce l’attesa (e la voglia), ma anche la massima cautela. Prima dell’eventuale finale di Cardiff bisogna affrontare la doppia sfida che antepone la Juve al Monaco: i francesi sono la vera e propria rivelazione di questa Champions. I bianconeri sono tuttavia i favoriti. A conferma dei buoni pronostici, anche un amarcord di lusso.

DUE RETI SUBITE CHE FANNO BEN SPERAREDifesa Juventus

Il punto di forza della Juventus è, a detta di tutti, la difesa impenetrabile che ha subito soltanto due reti in tutto il torneo. La più forte d’Europa. Così è stata più volte ribattezzata la BBC (o in generale chi ricopre quel ruolo). La certezza assoluta è rappresentata da Buffon, sempre in campo per difendere i colori bianconeri in Champions League. Davanti a lui Bonucci e Chiellini, strepitosi contro il Barça. Chi ha trovato meno spazio, causa infortuni, è Andrea Barzagli. Ma il centrale della Nazionale è una roccia quando gioca. Cresciute anche le prestazioni di Benatia e Rugani. La BBC quindi risponde alla più classica delle proprietà: cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia. Difesa insuperabile e soltanto due reti al passivo, la migliore appunto. Lione e Siviglia le uniche in grado di superare Buffon: due gol in dieci gare disputate (media di 0,20). Un dato impressionante che – se mantenuto nella doppia semifinale con il Monaco e nell’eventuale atto conclusivo in terra gallese, porterebbe la Juventus a eguagliare il record del Milan di Fabio Capello che nella stagione 1992-1993 trionfò in Champions con due soli gol al passivo.

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