Ravanelli ricorda Fortunato: “Con lui un rapporto speciale”. Sulla Juve: “Sono convinto che vincerà la Champions. Mandzukic…”

Dimenticare Penna Bianca non è facile dalle parti di Vinovo. È proprio lui, Fabrizio Ravanelli, uno dei principali artefici della Champions League vinta dalla Juventus nel 1996. Fu suo il bellissimo gol in finale contro l’Ajax che accompagnò la Juve ai calci di rigori. Ravanelli fu anche un grande amico di Andrea Fortunato, che esattamente ventitré anni fa giocò la sua ultima partita da professionista. Esattamente un anno ed un giorno dopo, il 25 aprile 1995, si spende a causa di una brutta leucemia. Aveva solo 23 anni.

RAVANELLI RICORDA FORTUNATO

Penna Bianca ha parlato del suo rapporto con Fortunato ai microfoni di “Il Bianconero.com”.

UN RAPPORTO SPECIALE. Andrea era un ragazzo straordinario, così come speciale era tutta la sua famiglia. Era sempre leale, benvoluto da tutti quanti. Aveva davanti a sé un grande futuro da calciatore, con la Juve e sono sicuro anche con la Nazionale. Quando ci ha lasciato è stato un brutto colpo per tutti. Io e lui avevamo un rapporto speciale. Farà sempre parte di me. Ci siamo ritrovati alla Juve ma avevamo anche già fatto insieme il militare a Napoli, eravamo compagni di Nazionale. Ricordo quei mesi con particolare affetto, eravamo spesso in camera insieme e ci trovavamo sempre la sera a mangiare una fetta di torta davanti a una tazza di camomilla prima di andare a dormire. In campo poi ci intendevamo a memoria. Poteva fare gol e sapeva sfornare assist, aveva una forza incredibile, era uno spettacolo quando galoppava sulla fascia sinistra”.

IL CALVARIO DELLA LEUCEMIA“La malattia? Se ripenso a quei momenti mi vengono ancora i brividi. Aveva anche ricevuto diverse critiche per un calo di rendimento che nessuno riusciva a spiegarsi. Non riusciva più a giocare. Noi però gli eravamo sempre vicini: quando un tuo compagno non gioca bene è importante essere dalla sua parte. Ricordo che una sera poi al ristorante gli uscì sangue dal naso, fu costretto a sdraiarsi per terra. Pochi giorni dopo la diagnosi, e poi abbiamo capito tutto. Purtroppo”.

IL PARAGONE RAVANELLI-MANDZUKIC

Continua, in esclusiva a “Il bianconero.com” parlando di Mandzukic.

“Il paragone con lui? Sì, mi piace tantissimo. Stravedo per Mandzukic, era ora che venisse osannato così. Spesso si pensa solo alla bella giocata, ma sono giocatori come Mandzukic che fanno la differenza. La Juve ha tanti grandi campioni come Buffon e Chiellini, Higuain o Dybala, ma penso che il croato rappresenti la Juve in tutto e per tutto, per concretezza e determinazione, fame di vittoria e spirito di sacrificio. E Allegri si è dimostrato un fuoriclasse nel cucirgli addosso questo nuovo abito”.

JUVE-CHAMPIONS: L’ANNO GIUSTO?

©LAPRESSE
ROMA ITALIA 22-05-1996
FINALE COPPA CAMPIONI
LA JUVENTUS FESTEGGIA LA VITTORIA SULL’AJAX, E LA CONQUISTA DELLA COPPA DEI CAMPIONI.

“Sono convinto che la Juve vincerà la Champions. A patto che mantenga questa umiltà in ogni partita fino alla fine della stagione. Il sorteggio può sembrare facile solo a chi non conosce il Monaco: è una squadra tosta da affrontare, Jardim è stato bravissimo a prendere un gruppo con tanti giovani di talento trasformandolo in una squadra vincente e spettacolare. Sarà una partita difficile, hanno vinto anche a Lione dimostrandosi squadra forte e vera che potrà puntare anche alla vittoria del campionato. Serve umiltà quindi, altrimenti il rischio di prendersi un cazzotto in faccia diventa elevatissimo e non ci sarà tempo per rimediare. Ma sono convinto che la Juve non commetterà questo errore, vuole la finale e ha tanti giocatori che forse han capito di essere arrivati all’ultima possibilità per farcela. Vedo tutti motivati e determinati a veicolare questi mesi di grande sacrificio nel raggiungimento del proprio obiettivo: vincere tutto”.

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