Chiellini a Le Iene: “Col Barça non si poteva chiedere di meglio. I falli? Ci sono momenti in cui devi far sentire la partita”

Niccolò De Vitiis incalza, Giorgio Chiellini risponde. Passo dopo passo, il difensore bianconero ripercorre gli ultimi attimi della Champions e risponde alle curiosità del giornalista de Le Iene. Il risultato finale? In queste parole: da non perdere!

LA MIGLIORE AL MONDO

“È andata bene. Non si poteva chiedere di meglio. Miglior difesa in Europa? Noi parliamo alla fine!

SULLA LAUREA

“Complimenti? Grazie, mi sono laureato in Business Admistration, non si sa cosa sia. Mi piaceva studiare e capire un attimo altre cose che poi magari possono essere utili per un futuro. Ancora qualche annetto fammelo giocare. Anche se sono vecchietto, tre/quattro anni spero di giocarli ancora. La laurea in fallologia? C’è un modo di dire: “Palla o gamba. Se palla è meglio, ma l’importante è prendere qualcosa.

Eccolo, Giorgio Chiellini con la sua tesi di Laurea

SUI FALLI

“Quel fallo su Pjanic? Stava giocando troppo! Bisognava un attimo calmarlo. Falli per intimidire? Ci sta. Qui c’era poco da protestare. Su Bonaventura è stato lui bravo a spostare la palla. Colpa loro! Contro l’Udinese? Ho fatto blocco, tipo basket. Andava troppo veloce. Non dico ‘Ora ti fermo io!’, ma ‘Vai più piano, dove vai?’. Su Ronaldo? Volevo fermare la corsa, rallentarla un attimo. C’è un modo per fermare Cristiano Ronaldo. Gomitata a Diakité? Ma è il doppio di me, non l’ha neanche sentita. Su Bergessio ho chiesto scusa, convinto di prendere la palla. Su Gagliardini? Un momento dove bisognava far sentire la partita, ma non gli ho fatto nulla. Entrata un po’ energica…”

 

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