Full immersion di terapie per Pjaca: “La cosa più importante per me è il fatto di non essere solo”

La settimana di Pasqua ha dato il via anche alla “fase due” della riabilitazione di Marko Pjaca, reduce dall’operazione ai legamenti del ginocchio dopo il grave infortunio subito con la Croazia il 28 marzo durante il test in Estonia.

RIENTRO LONTANO

Lo juventino è stato operato dal professor Pier Paolo Mariani nella clinica romana di Villa Stuart, dove ha trascorso i primi dieci giorni post intervento, ma dalla scorsa settimana è tornato a Torino, dove sta proseguendo la riabilitazione con lo staff bianconero del J Medical. La data di rientro è ancora lontana (l’obiettivo resta settembre-ottobre), ma intanto Pjaca, sottoposto a un intenso lavoro quotidiano, ha ritrovato il sapore della fatica e di conseguenza anche il sorriso. A confermarlo è stato lo stesso attaccante attraverso un video postato su Twitter.

“SPERO DI TORNARE AL PIU’ PRESTO…”

Mi sento bene: la cosa più importate è aver ricominciato ad allenarmi. Per ora tutto sta andando per il verso giusto e ne sono felice. Ho allenamenti due volte al giorno e ogni sessione dura due o tre ore, quindi quattro o sei ore al giorno: abbastanza intenso. La cosa più importante per me è il fatto di non essere solo. La mia famiglia e i miei amici mi aiutano molto. Sono con me sempre e io sono molto grato a loro. Grazie a tutti i fans per il supporto e i loro messaggi. Spero di tornare al più presto possibile e rendervi felici. Buone sensazioni confermate da Claudio Rigo, responsabile sanitario dei bianconeri: «Per il momento va tutto bene, il ginocchio risponde nella maniera giusta, è in buone condizioni ed è già abbastanza asciutto”.

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