Una stella che brilla sempre di più: Daniele Rugani, professione leader difensivo

Crescita smisurata. Non solo nella tecnica, perché quello è ovvio, giocando con dei fenomeni, ma nella mentalità. Psicologia, questa sconosciuta. Daniele Rugani sta diventando un grande difensore, e ogni volta che ne ha l’occasione, lo dimostra. Lo concorrenza è tanta ed è agguerrita: la BBC e Benatia non sono sicuramente i compagni migliori per avere un posto da titolare fisso, ma, quando il giovane toscano ha scelto la Juventus, sapeva a cosa sarebbe andato incontro.

SICUREZZA

Quel Daniele Rugani che conoscevamo l’anno scorso oramai è andato. Il ragazzo impacciato, autore di una prestazione orripilante contro l’Inter in Coppa Italia, in cui aveva praticamente deluso tutti, ha lasciato il posto quest’anno al cugino più bravo. Non parliamo dei passaggi: il piedino educato lo conoscevamo dai tempi di Empoli. Ci riferiamo, invece, alla personalità con cui si prende i palloni e li gestisce: è lui il vice Bonucci, in assenza di quest’ultimo. Sono ben 112 i tocchi totali in questo match, più di tutti. Il regista della squadra, praticamente, tutti i palloni passano da lui. Il carisma con cui si è preso in mano la difesa è da grandissimi.

SEMPRE PRESENTE

Non è da tutti farsi trovare pronti ogni volta che si viene chiamati in causa. Daniele è stato abituato a questo, soprattutto nell’ultimo anno, e ha sempre risposto presente. Ha giocato bene, infatti anche match importanti, come lo scontro diretto con la Roma,ma in generale, quando c’è lui al centro della difesa, non si nota. E questo è un pregio importantissimo, perché quando non si notano le assenze dei difensori più forti del mondo, significa che il sostituto non è da meno. Contro il Pescara è stato pressocché perfetto. Di testa sempre presente, in uno contro uno non invalicabile. Sono 7 i possessi guadagnati, mentre la percentuale di duelli vinti è impietosa: il 100%.

PREDESTINATO

Un futuro da predestinato per il ragazzo di Lucca. A 22 anni, sta raggiungendo la maturità definitiva. E, quando i mostri sacri lasceranno, per ovvie ragioni, la maglia bianconera, la difesa della Juve sarà in buonissime mani. Sta imparando da grande, Rugani. E già si vedono i frutti, i quali, in futuro, matureranno ancora di più.

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