Higuaín come Trezeguet, la Juve (ri)trova il suo bomber

Undici anni, sono passati undici lunghissimi anni prima di poter rivedere un finalizzatore puro a Torino. I tempi erano diversi, il Delle Alpi accompagnava i successi della Juve e lo Stadium non era neanche un’idea. Una squadra di campioni e lì davanti una coppia devastante, due dei giocatori più belli e prolifici che il nostro campionato abbia mai visto: Alex Del Piero e David Trezeguet.

Oggi è cambiato tutto ma vuoi per la rosa, vuoi per i successi, il cuore ci riporta a quei giorni e a quel duo. Il 15 aprile 2017 finirà nella storia Juventina, Trezegol è stato raggiunto, il trono di miglior marcatore non è più interamente suo.

IL PRE-PESCARA

Impossibile fare dei parallelismi fra i due, troppo presto per paragonare le coppie. La Juve, però, ha finalmente il suo attaccante, il suo gioiello a cui aggrapparsi, l’uomo dai gol pesanti. El Pipa ha superato ogni aspettativa e ora il tempo scorre dalla sua parte, potendo solo migliorare.

Allegri ha scelto lui, di nuovo titolare, di nuovo dal primo minuto. Gonzalo è stato incolpato di non aver reso al meglio con il Barça, di essersi eclissato in una delle partite più complicate e intrise di significato della stagione. È vero che poteva capitalizzare le occasioni avute, ma è anche vero che per tutti i novanta minuti ha svolto un lavoro sporco che si è rivelato fondamentale per le sorti della partita.

PIPA, SONO 23

La vittoria di martedì ha caricato tutto l’ambiente, rischiando di far inciampare la Juve in un momento delicatissimo in campionato. Serviva una risposta forte, far capire che tutte le partite hanno la stessa valenza.

2 a 0 recita il tabellone, ma all’Adriatico è successo qualcosa di magico. Higuaín e Trezeguet, per qualche istante, sono stati lo stesso giocatore, la 9 e la 17 si sono fuse creando un buco spazio-temporale. Gonzalo ha segnato alla David, due volte da rapace, aspettando il momento giusto e eludendo ogni qualsivoglia tipo di marcatura. Nati in Francia, passati dall’Argentini e con Torino nel destino. Il fato ha voluto unirli, oltremodo, così.

Match decisivo sotto ogni punto di vista: +8 sulla Roma fermata dall’Atalanta, squadra in piena di fiducia e il nostro “nueve” a caccia di record e di reti pesanti.

 

 

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