Chiappero a Jtv: “Collaboriamo con l’autorità giudiziaria per fornire tutte le indicazioni”

LuigiChiapperoè l’ospite di Zuliani nella puntata speciale di J-Talk. L’Avvocato ha analizzato la situazione del al deferimento da parte della Procura Federale FIGC ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti.

Ecco le sue parole: “Fino a quando l’indagine rimane nell’ambito penale tutto è sufficientemente chiaro. Noi collaboriamo con l’autorità giudiziaria per fornire tutte quelle che sono le indicazioni che devono essere date. Nell’ambito dell’indagine risulta che la Juventus aveva questa riserva per organizzarsi con tutti i tifosi provenienti da tutta Italia. Questo fatto ha provocato ovviamente un’allerta da parte dell’autorità disciplinarecioè che delinea i rapporti tra le società e le tifoserie”.

“Il problema nasce con la presenza di questa figura di Rocco Dominello che noi avevamo conosciuto nel 2009 come amico di Fabio Germani. Lo savevamo conosciuto come un tifoso juventino. Dalla lettura degli atti è emerso che i contatti di Germani e Dominello con la Juventus era un contatto di tifosi particolarmente vicini che cercavano di avere notizie e delle dinamiche della società”.

“Voglio fare chiarezza su una cosa, le intercettazioni sono atti complessi, difficili da leggere ed è per questo che certe volte non vengono divulgati prima di un determinato momento. Tutto quello che si dice per telefono non è verità, a volte sono solo ragionamenti. Alla fine, quello che conta sono solo i fatti. La cosa importante è contestualizzare le chiamte: alcune avvengono dopo l’emissione della misura di custodia cautelare nei confronti di persone che sono sottoposte a procedimento penale per associazione ai sensi dell’articolo 416 bis del codice penale. Quando si cita Dominello nel 2016, bisogna riportare bene tutti gli elementi. Riportare pezzi quà e là di intercettazioni è sbagliato e fuorviante. Si deve seguire un ragionamento e non tentare in tutti i modi di dimostrare qualcosa che non c’è”.

“Esistono due intercettazioni vecchie che sono prima del 2016, sono con Alessandro D’Angelo. Io ero presente, così come la collega Turco. Quel giorno D’Angelo aveva l’audizione davanti al pubblico ministero. Ma D’Angelo non ricorda di aver portato Rocco Dominiello dal Presidente, così chiede di poter fare una chiamata al Presidente Agnelli. Ed ecco spiegata la telefonata”.

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