Analisi tattica Juventus-Milan 2-1: vittoria al cardiopalma

Vittoria ottenuta all’ultimo secondo da parte della Juventus che riesce a conquistare i tre punti e a continuare la striscia record di vittorie consecutive in casa – arrivata a quota 31. Il calcio di rigore di Dybala nei minuti di recupero fa sì che la Juventus, mal che vada, mantenga gli otto punti di vantaggio sulla Roma.

Massimiliano Allegri propone un 4-2-3-1 un po’ rimaneggiato, con Barzagli terzino destro e Asamoah sul lato opposto. Cuadrado non c’è per squalifica, al suo posto Dani Alves, spostato in un’inconsueta posizione da ala offensiva. C’è spazio anche per Pjaca, che prende il posto sulla sinistra lasciato da Mandzukic colto da problemi intestinali.

Una Juventus sciupona rischia di pareggiare nuovamente

La squadra di Allegri gioca uno dei migliori primi tempi della stagione arrivando al gol al 30′ con Benatia che scaraventa in gol un assist al bacio di Dani Alves, dopo uno scambio tra il brasiliano e Dybala. I bianconeri si devono scontrare però con un Donnarumma in grande serata e con la propria incapacità di trasformare in gol le occasioni nitide.

Khedira ha due volte sui piedi la palla decisiva, ma non centra la porta. Anche Higuain e Pjaca hanno due ghiotte occasioni, ma le loro conclusioni sono ben respinte dal portiere rossonero. A proposito dell’attaccante croato, va detto che comincia bene, con il piglio di chi vuole ritagliarsi un posto importante nella squadra, ma più passano i minuti e più tende a nascondersi e a cercare poco la profondità. I suoi movimenti sbagliati, inoltre, a volte stoppano interessanti iniziative offensive dei compagni.

Dani Alves è un altro giocatore che offre buoni spunti intervallandoli a giocate inutili e dannose. Il suo assist è meraviglioso, ma spesso prova leziosismi senza alcun senso.

Molto bene invece Dybala, sempre nel vivo dell’azione e veloce sia di gambe che di testa. Higuain risulta un po’ statico e non riesce a smarcarsi per ricevere palloni da buttare in rete.

In difesa si soffre molto la velocità di Deulofeu che, infatti, in contropiede al 43′ va via a Barzagli – che avrebbe potuto sfruttare un fallo tattico – e regala palla a Bacca. Il colombiano segna facendo passare il pallone sotto le gambe di Buffon.

Un finale al cardiopalma

Nel secondo tempo, Allegri inserisce Lichtsteiner al posto di Barzagli. Sulla fascia destra la spinta migliora, con lo svizzero che riesce a prendere qualche fallo e a dare maggior profondità alle fasi di gioco. La Juventus gioca la seconda frazione alternando momenti in cui i giocatori attingono alle forze residue per cercare il secondo gol a momenti in cui, invece, i calciatori rifiatano per non rischiare la beffa. Beffa che la Juve, in realtà, in un paio di occasioni rischia di subire. Fortunatamente Deulofeu non stoppa la palla su un retropassaggio spericolato di Benatia.

La manovra della Juventus si fa via via sempre meno lucida, il tempo passa, ma il secondo pareggio consecutivo è una spada di Damocle che rischia di far affiorare pensieri negativi. Negli ultimi dieci minuti gli schemi saltano e la Juve prova un arrembaggio che di ragionato ha ben poco, alla ricerca di un vantaggio che, tutto sommato, i bianconeri meritano vista la mole di occasioni da gol avute e sventate da Donnarumma – altre due di Khedira nel secondo tempo, che portano a quattro le azioni da gol non sfruttate dal tedesco.

Nei minuti di recupero, Sosa fa fallo da dietro su Asamoah e si becca il secondo giallo. In dieci, il Milan cerca di difendere con le unghie, ma su cross di Lichtsteiner, De Sciglio tocca con il braccio: Massa fischia il rigore. Dybala ha una responsabilità che farebbe tremare le gambe a chiunque, ma l’argentino non sbaglia e sigla il 2-1.

Juventus dunque che raggiunge quota 70 punti a +11 sulla Roma che domenica sera sarà impegnata a Palermo.

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