Rugani a TS: “Mi sento da Juve. Sarri? Dispiace per le polemiche”

Daniele Rugani è a tutti gli effetti una delle sorprese della stagione bianconera. Ritornato alla Juventus nell’estate 2015, ha vissuto 12 mesi tra alti e bassi. Quest’anno, però, è diventato un titolare aggiunto per la retroguardia di Allegri, un validissimo sostituto della BBC.

RUGANI PARLA  TUTTOSPORT

Alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro la Juventus, il numero 24 bianconero ha rilasciato un’intervista esclusiva ai colleghi di Tuttosport:

 L’assenza di Bonucci contro il Porto le aveva fatto sperare di essere titolare in Champions? In fondo lei è diventato il primo sostituto della BBC…

“Il mister fa le scelte, quando mi chiama cerco sempre di fare il meglio. Di certo non auguro altre panchine a Leonardo, perché “gufare” non è nel mio stile”.

In tutte le squadre italiane e in molte europee però sarebbe titolare, ci ha mai pensato?

“No, non ci penso perché sono felice di essere qua e di giocare per la Juve, di fare il mio percorso per poi un giorno essere titolare in bianconero. Io mi sento un giocatore da Juventus, uno di cui ci si può fidare quando viene mandato in campo”.

Con questo nuovo modulo la squadra è molto sbilanciata in avanti, cambia il modo di difendere?

“Sì, un pochino cambia, abbiamo più linee di passaggio e più soluzioni, per quello forse giochiamo anche meglio. Però fortunatamente le punte, nonostante siano molte in campo, danno una mano. E finché loro avranno questa forza di sacrificarsi per la squadra, per noi difensori là dietro è un grosso vantaggio”.


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Si parla sempre del sacrificio per gli attaccanti: ma qual è la difficoltà per i difensori con questo modulo?

“Giocando a quattro non sempre hai la copertura del centrale dietro, quindi magari devi azzardare meno l’anticipo, prenderti un po’ meno rischi. Ma al di là di questo penso sia un modulo con cui stiamo difendendo bene, almeno dai risultati che stiamo ottenendo e dai pochi gol presi. Quindi bene così”.

State tenendo un buon passo scudetto, lo sentite più vicino?

“Abbiamo un buon passo, sì, ma bisogna tenere d’occhio anche le altre squadre. Mancano ancora tante partite, è presto, dai. Continuiamo a pensare partita dopo partita e poi con calma tireremo le somme”.

Domani c’è la semifinale di Coppa Italia, vi aspettate un Napoli arrabbiato?

“Sicuramente sì, anche perché, al di là della loro sconfitta in campionato contro l’Atalanta, è una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, quindi avranno di sicuro le motivazioni a mille. Ma anche noi, ovvio, perché vogliamo tornare in finale e chiaramente per farlo dobbiamo vincere. Siamo molto determinati. Mi dispiace però che Sarri, che ho avuto come allenatore a Empoli, sia stato coinvolto in alcune polemiche, perché è una persona che stimo molto, che mi ha dato tantissimo e mi ha insegnato tante cose”.

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