La crescita costante, il silenzio di chi sa aspettare: Rugani conquista la Vecchia Signora

Ha pazientato tanto prima di essere finalmente considerato un giocatore all’altezza dellaJuventus. La storia di DanieleRugani con laVecchia Signora ha inizio nel 2012 dove entra di fatto nellaPrimavera bianconera. Gioca nel trio difensivo insieme aMagnusson e lo spagnoloPol Garcia Tena. Fin da subito si mette in evidenza, il settore giovanile per il centrale 1994 calza già troppo stretto. Motivo per il quale ritorna in compartecipazione all’Empoli dove è cresciuto calcisticamente.

Rugani, primo anno altalenante

Ritorna dopo i due anni in terra toscana con l’etichetta del predestinato. Mai un’ammonizione nel campionato diSerie A, allenato daSarri e con partner difensivo LorenzoTonelli. Inizialmente allaJuventus fatica: la difesa a tre non è ancora ben assimilata dal ragazzo che vive una delle sue peggiori serate alSan Siro, inCoppa Italia contro l’Inter. A quella sfida susseguirono numerose critiche, troppe per un ragazzo che ha sempre dimostrato abnegazione. Non si convince per casoAntonio Conte all’età di 18 anni ad essere convocato in prima squadra per la finale diSupercoppa Italiana. Non si ritorna allaJuventus ed essere preferito ai variBarzagli,Bonucci eChiellini. Proprio da quel momento in poi avviene la svolta perRugani che trova sempre più sicurezza e spazio: terminerà la scorsa stagione con 21 presenze.

L’anno della consacrazione per Rugani

In estate con l’arrivo in bianconero diMedhi Benatia si parla insistentemente di una sua cessione.Arsenal eNapoli osservano interessate ma laJuventus fa orecchie da mercante.Rugani resta in bianconero. Nel frattempo avvienela crescita costante con il silenzio di chi sa attenderee Daniele conquista la Vecchia Signora. I numeri del difensore parlano chiaro: già 15 le presenze impreziosite da ben 3 reti. Un rendimento altissimo che assume ancora più valore pensando ai suoi compagni di reparto, pensando che molte volte è stato gettato nella mischia a gara in corso proprio come aCagliari. Ennesima prova altisonante di uno dei difensori italiani più promettenti del nostro calcio.

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