Caldara: “La Juventus? pensavo fosse uno scherzo e invece…”

Autore di un grande inizio di stagione a soli 22 anni, Mattia Caldara è sicuramente una delle promesse più importanti del calcio italiano nel suo ruolo. La Juventus, come spesso gli capita di fare, è subito piombata sul calciatore e ha acquistato il suo cartellino sbaragliando la concorrenza. Caldara rimarrà a Bergamo per maturare e accumulare presenze e esperienza prima di raggiungere Torino e la Juventus nel 2018.

UNO SCHERZO. Mattia Caldara ha rilasciato un’interessante intervista ai microfoni di Tuttosport. Dolci le sue parole verso l’Atalanta, la squadra che l’ha lanciato nel calcio che conta:“L’Atalanta crede nei giovani e concede più tempo per crescere. L’Atalanta sa aspettare”.Non può mancare un riferimento al suo approdo alla Juventus e a come sta vivendo questa situazione:“É successo tutto in un batter d’occhio, ho iniziato a giocare ad ottobre e in pochi mesi é successo di tutto. Il mio modo per gestire la situazione é vivere alla giornata: non ci pensò troppo, rischia di frenarmi. L’obiettivo é migliorarmi sempre per essere pronto per la Juve. Sono tranquillo come se non fosse cambiato nulla. Ovviamente la gente mi ferma ora, fa piacere ma le responsabilità aumentano, perché sai che giochi per una società che ha creduto in te e per quella che ti ha cresciuto”.

Un ringraziamento speciale a Gian Piero Gasperini, tecnico che ha fatto esordire Caldara e che ha sempre creduto in lui e negli altri giovani della rosa: “Gasperini mi ha dato tanta fiducia fin da subito, all’inizio ero consapevole di non meritare di giocare. Non mi sentivo pronto. Tuttavia il tecnico non me lo ha mai fatto pesare. Prima del debutto, contro il Napoli, ha aspettato proprio l’ultimo momento utile per dirmi che sarei andato in campo: il modo migliore per non mettermi troppa pressione”.Infine non può mancare in chiusura un intervento sulla Juventus e su cosa differenzia la squadra bianconera dalle dirette concorrenti, anche con un aneddoto sul suo passaggio in bianconero:“Segreti della Juventus? La mentalità: non sbaglia mai due partite di fila e questo fa la differenza, mentre Roma e Napoli magari concedono più punti alle avversarie. La Juve non la sbaglia. É questo che fa la differenza. Cosa ho pensato quando mi hanno detto che mi voleva la Juve? Ad uno scherzo, Non ci credevo perché avevo una decina di presenze in Serie A. Pensavo fossero voci e basta. E invece…”.

Aristide Rendina

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