Bianconeri spietati dopo le sconfitte: ecco come reagisce la Vecchia Signora

Con un aforisma degno di Confucio, giusto per restare in “tema Cina”, Gianluca Vialli ha descritto perfettamente la situazione: La Juventus non perde le partite: o vince o impara qualcosa”. Bene: in questa stagione, ha imparato qualcosa per 4 volte. L’ultima lezione domenica sera, a Firenze. Ecco quanto raccolto da Skysport.

LA REAZIONE

Ma che la Juve sia una brava studentessa e impari sul serio lo si appura sempre qualche giorno dopo, alla partita successiva. E a farne le spese è la sfortunata avversaria che si trova sulla strada dei bianconeri. Basta vedere come hanno reagito alle batoste quest’anno, dopo i ko con Inter, Milan e Genoa. I numeri che seguono probabilmente non faranno piacere alla Lazio, prossima avversaria della Juventus. La “Juve furiosa” si è sfogata con un 4-0 sul Cagliari tre giorni dopo la sconfitta con l’Inter, con un 4-1 alla Sampdoria per dimenticare il Milan, con il 3-1 all’Atalanta una volta digerito il ko di Marassi. Undici gol in tutto.

Come se avesse fretta di dimostrare che aveva imparato la lezione, la Juventus ha indirizzato le partite post-sconfitta già nel primo quarto d’ora, aggredendo affamata e desiderosa di cancellare ogni traccia di speranza in chi si augurava di trovarsi di fronte una squadra ferita. Vantaggio al 13’ contro il Cagliari, addirittura 2-0 dopo 8’ con la Samp e 2-0 al 19’ con l’Atalanta. Obiettivo: non far respirare l’avversario, fin dal fischio d’inizio. Mettere subito le cose in chiaro. E se curiosamente a metterci lo zampino sono sempre difensori (Rugani, in gol sia contro il Cagliari sia contro l’Atalanta, Chiellini che fa doppietta alla Samp, ma anche gli esterni Dani Alves e Alex Sandro), la buona notizia per la Lazio è che una sola tra le 11 reti della vendicativa Signora è stata firmata da Higuain. Forse lui impiega qualche giorno in più degli altri per imparare.

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