ESCLUSIVA SJ – Tacchinardi si prepara in vista del derby: “Nessuna favorita. Toro migliore degli ultimi anni. Pjanić da rivedere. Ottavi Champions? Evitare il Bayern”

Alessio Tacchinardi è una bandiera della Juventus. Le tante stagioni passate in bianconero hanno reso l’ex centrocampista un idolo per i tifosi della Vecchia Signora, che lo rispettano e ascoltano i suoi pareri. Noi di SpazioJ lo abbiamo ascoltato due giorni prima del Derby con il Torino.

tacchinardi e torricelli

FAVORITA – Tacchinardi ha, innanzitutto, parlato della favorita di domenica: Secondo lei, chi è il favorito? Chi arriva meglio a questa importante partita? Il Derby non ha favoriti. E’ una partita super equilibrata. Il Torino è una squadra forte, fisica, è una squadra che sta bene fisicamente e mentalmente. Gioca in casa, e sappiamo come affronterà la Juve: giocherà sul ritmo, sul fisico, sulla voglia. Sarà quindi un’avversario durissimo. La Juve, dal canto suo, sta bene fisicamente, è cresciuta. Il Derby è il Derby: sarà una partita molto equilibrata”.

MIGLIOR DERBY – Lei ha giocato molti Derby… Qual è quello che si ricorda meglio? Secondo lei, il Torino è tornata finalmente una squadra davvero forte, non ai livelli del Grande Torino, ma comunque migliore rispetto agli altri anni? Dei Torino che ho affrontato io penso che i granata abbiano alzato molto il livello. Quando giocavo io il Toro, sinceramente, non era una squadra di alta classifica. Quest’anno devo dire che il presidente Cairo ha fatto importanti investimenti e sono saliti di livello. Di Derby che ho giocato io ce ne sono stati tanti. Sicuramente mi fa piacere ricordare quello in cui ho segnato io, ma il Derby è sempre una partita speciale, difficile, e la Juve dovrà fare una grande partita. Anche se ha tutto per vincere la partita, deve stare attenta perché i Derby sono sempre partite particolari”.

REBUS PJANIć – Si è passato, poi ad un rebus tattico che interessa molto a Tacchinardi, quello della posizione di Miralem Pjanić. “Premium lei ha spinto molto per la posizione di Pjanić come trequartista. Secondo lei, cosa manca ancora al bosniaco per migliorare? Pjanić è questo, prendere o lasciare. Anche a Roma giocava così, e magari gli appassionati di Juve non sapevano che Pjanić non riesce a tenere 90 minuti a ritmi altissimi. Oggi Pjanić è questo giocatore.  A Torino lo hanno provato dappertutto in questo inizio di stagione. Ha fatto fatica da interno di centrocampo, e forse il ruolo di trequartista è il più adatto a lui, però deve essere supportato da un centrocampo che corre. Ai tempi di Zidane c’erano Tacchinardi, Davids e Conte che correvano per lui. Allo stesso modo, questa deve essere una Juve che corre per Pjanić. Il bosniaco è un buonissimo giocatore, ma non è uno simile a Pogba. A me Pjanić piace, è un grande giocatore, ma deve essere messo nelle condizioni di correre il giusto, se no comincia a correre avanti e indietro e corre quella qualità che ha lui. La Juve, secondo me, si aspettava molto di più da lui”.

OTTAVI CHAMPIONS – Infine, Tacchinardi ha parlato dell’imminente sorteggio di Champions League e dei rischi che corre la Juventus. “Ci dica una squadra che la Juve deve assolutamente evitare per gli ottavi di Champions League. Dico il Bayern, anche se non ci sono solo i tedeschi. Il Bayern è una squadra che, secondo me, ha fatto un po’ il percorso della Juventus: ha fatto un girone di Champions al 60/70%, e quindi a febbraio crescerà. Come crescerà, del resto, la Juve. Questa è anche una speranza mia, perché la Juve per migliorare deve crescere di condizione. Per me, Pjanić deve fare di più, Higuain deve fare di più, e Dybala deve tornare al 100%. Magari potrà essere utile qualche acquisto a gennaio. Io, in questo, ho fiducia nella società e nell’allenatore. A oggi, la cosa positiva è che la Juve ha vinto il suo girone di Champions nonostante non stia benissimo ed è prima in campionato. Ci sarà, dunque, tempo per migliorare. Febbraio è ancora lontano…”

Simone Calabrese

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