Gli occhi del mondo addosso: ora Kean diventa un obiettivo internazionale

Minuto 39′ del secondo tempo di uno Juve-Pescara che passerà agli annali come una partita normale. Ma quel minuti non ha niente di normale. Esce Mario Mandzukic, uno dei man of the match della vittoria della Juventus per 3-0, sostituito per far spazio a un giovane della Primavera. Giovane italiano, di origine ivoriana, tale Moise Kean, che sta stupendo tutti. Ovazione da star, perché i tifosi già lo conoscono e credono in lui: ha giocato e stupito, sotto età, sia in Under 17 che in Primavera, e ora vuole dimostrare al mondo intero di che pasta è fatto.

L’ESORDIO

A 16 anni e 8 mesi, Kean diventa il calciatore più giovane ad aver mai esordito con la Juventus, battendo per un mesetto l’ex recordman, Buso. Il ragazzo era già stato convocato per altre partita, ma l’esordio era sempre stato rimandato. Stavolta no. L’emozione è tanta, tocca pochi palloni, sbaglia un controllo e si conquista un calcio d’angolo dopo un doppio passo. Per il resto tanti applausi e il pianto del fratello in tribuna. Kean, però, è già conosciuto e non solo nell’ambiente Juve. Su di lui, infatti, ci sono gli occhi dell’Europa: dalla Premier, soprattutto.

MINO, FAI IL BRAVO

“Speriamo che Raiola non ce lo porti via” – ha dichiarato Marotta nel pre-partita. Già, Raiola, uno che ci vede lungo sui giovani e che ha chiamato sotto la sua ala protettiva Moise. Ora l’interesse su di lui arriva soprattutto da Arsenal e Manchester City, pronte a fare carte false e a ricoprirlo d’oro, già a 16 anni, per portarlo Oltremanica. Ma la Juve non ci sta e vuole tenerselo stretto. Prima che compia 18 anni, Moise non può firmare contratti, ma nella scorsa estate ci sono stati degli attriti tra il suo agente e Marotta.

Il peggio sembra essere passato, ma l’ad bianconero sa come essere sibillino: “Ufficialmente non sappiamo chi è l’agente, penso che Moise abbia tanti anni davanti e che giocare nella Juve sia motivo di orgoglio: insomma, meglio di qui dove può andare? Se il discorso è economico, beh è diverso: l’agente deve far ragionare l’assistito, il dio denaro non deve essere fondamentale. ” Parole che suonano come un avvertimento: il ragazzo deve restare qui, e la Juve farà di tutto per tenerlo. Per ora, però, che si goda il momento: non tutti i calciatori possono vantare un esordio così precoce.

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