La Gazzetta dello Sport, all’interno della sua edizione cartacea odierna, analizza un vero e proprio “caso” a livello europeo: quello riguardante Alex Sandro. Più che un caso, una “spiacevole consuetudine” scrive la collega Fabiana Della Valle: infatti, più il difensore gioca bene con la Juventus, più il c.t. brasiliano Tite lo ignora.
Considerando che a Vinovo durante questa sosta sono rimasti solamente 4 juventini e i compagni di allenamento di Sandro sono Neto, Hernanes e Sturaro (curiosità: tre su quattro sono brasiliani), fa un po’ ridere che nel gruppettino dei reduci ci sia anche l’unico ad aver superato quota mille minuti giocati in campionato (è il più utilizzato da Allegri in Serie A).
ALEX SANDRO, IL NUOVO LEADER TECNICO
Alex arrivò nell’estate 2015 con il pesante fardello dei 26 milioni sborsati dalla Signora pur di sottrarlo al Porto e soprattutto all’agguerritissima e facoltosa concorrenza (Manchester City). In poco tempo ha relegato lo zio Pat (Evra) al ruolo di seconda scelta per la fascia sinistra e si è trasformato in un valore aggiunto per l’attacco bianconero.
Bastano un po’ di cifre per capire il peso del l’esterno brasiliano: Alex Sandro è il giocatore con più cross riusciti (in azione) nel nostro campionato (20: per cross totali è secondo dietro a Candreva), ed è anche quello che ha creato più occasioni da gol nel suo ruolo (30, almeno 8 più di ogni altro difensore della A); con 13 conclusioni tentate è secondo nella classifica del ruolo: solo Bruno Peres (15) ne ha provate di più; inoltre è anche il bianconero con più contrasti vinti (17) e più palloni intercettati (31).
CRESCITA COSTANTE E AMPI MARGINI DI MIGLIORAMENTO
Logico che Allegri faccia fatica a rinunciare a Sandro, un po’ meno comprensibile il motivo per cui non trovi spazio nella Seleção, anche se la concorrenza è oggettivamente di alto livello (Tite ha chiamato Marcelo e Filipe Luis). La sua media voto finora è ottima (6.25) e le prestazioni sempre più convincenti.
Ricordate il gol subito dalla Juventus nella prima di campionato contro la Fiorentina: ecco, la rete di Kalinic fu la conseguenza di un errore del brasiliano. In difesa Alex Sandro ha ancora margini di miglioramento (anche in occasione del momentaneo pareggio del Napoli non è stato impeccabile), però nel primo anno di apprendistato ha imparato a capire il nostro calcio e ad applicarsi di più tatticamente.
UN ANNO DOPO…
L’anno scorso dopo 12 partite aveva messo insieme appena 5 apparizioni (274 mi nuti) in Serie A, cifra che in questa stagione è già stata abbondantemente doppiata (12 presenze e 1040 minuti). Ha quasi triplicato la media a partita dei lanci (da 2.4 a 6.5) e ha quasi raddoppiato la media dei palloni recuperati (da 3.8 a 6.08).
BRASILIANO ATIPICO
Il diretto interessato la prende sempre con filosofia: non si deprime per le mancate chiamate della Seleção e non si esalta per le buone performance del nuovo anno. E’ un brasiliano atipico, riservato e poco social, che si divide tra il campo e la famiglia. La sua mission è diventare un top player e vincere tutto con la Juventus. Per dimostrare a tutti che quei 26 milioni (cifra mai spesa dalla Juventus per un difensore) non sono stati sborsati invano.