Riprenditi presto, Arek

Il calcio è bello perché è strano, imprevedibile…talvolta anche fatale. Non c’è nulla di bello negli infortuni: si può soltanto maledire la sorte, che tanto cattiva è stata con il malcapitato di turno. Purtroppo, però, fanno parte del gioco e prima o poi capita a tutti. È accaduto ad Arkadiusk Milik: rivale in campo, ma soprattutto un giovane ragazzo, bomber del Napoli.

PERDITA SPORTIVA

Il Napoli perde il suo bomber, il livello della Serie A scende un pochino. Sì, perché dispiace vedere un calciatore come il polacco ai box: 22 anni, è venuto in Italia e in pochissimo tempo ha acceso e conquistato una piazza importante come Napoli. 6 gol in campionato, 7 totali, un duello acceso con la Juventus anche grazie e soprattutto ai suoi gol (per ora). Non sarà la stessa cosa lottare così, con una squadra condizionata dalla perdita dell’acquisto più caro (35 milioni) dell’estate, su cui rifondare dopo la partenza di Higuain. Non sarà la stessa cosa allo Juventus Stadium, il 29 ottobre, quando ad affrontare Higuain, passato del Napoli, non ci sarà Milik, presente e futuro partenopeo. Anche dal punto di vista psicologico, la squadra di Sarri potrebbe perdere certezze, oltre al notevole ed evidente danno sportivo: il tecnico toscano perde il suo pezzo pregiato e il suo attaccante migliore, e dovrà ripiegare su un Gabbiadini che in questi anni ha dato poche garanzie. Inoltre, con tanti impegni sul groppone, il Napoli avrà una sola prima punta, e non potrà effettuare alcun tipo di rotazione.

AUGURI

Non c’è niente di bello nell’augurare del male agli altri. Esultare per milikun infortunio avversario è roba da uomini piccoli piccoli, che non conoscono i valori della vita, figurarsi quelli del calcio, che ha sì un valore più importante del gioco in sé, ma che non giustifica comportamenti del genere. Magari dall’altra parte, a Napoli, capiranno che augurare la morte o un infortunio a Higuain era e continua a essere di cattivo gusto, ma questo non c’entra nulla con Milik.

Le pizze a un euro non piacciono a nessuno, figurarsi a chi tifa Juventus; allora è meglio, semplicemente, augurare buon rientro ad Arek, e che torni più forte di prima. La Serie A lo aspetta, affinché lui continui a segnare come stava facendo e faccia esplodere, ancora una volta, il San Paolo di gioia grazie ai suoi gol.

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