Fughe, gol e sorrisi, Dani Alves conquista il mondo bianconero

Arrivato la scorsa estate dal Barcellona, Dani Alves è stato indicato da più parti come un tassello fondamentale per la Juventus per alzare l’asticella e competere seriamente in Europa. Il brasiliano in questo inizio di stagione ha conquistato il mondo bianconero a modo suo. Tecnica sopraffina, intesa con Dybala, gol fortunosi e tanti, ma davvero tanti, sorrisi. Dani Alves interpreta il calcio a modo suo, spontaneo e rilassato, la sua è una visione istintiva e gioiosa del pallone. Sembra ancora un bambino innamorato del suo pallone nel cortile di casa, forse è proprio questo che fa del campione brasiliano un pezzo raro e un “fratello” sempre amato e ammirato dai compagni.

IMPATTO. Dani Alves nelle partite iniziali, specie con la Fiorentina, ha piazzato qualche svarione quà e là. Il terzino brasiliano era abituato a giocare in una squadra, il Barcellona, dove soprattutto in Spagna attacca per 90 minuti sempre con il possesso palla. Lo stesso Allegri dopo la prima gara gli ha indicato la strada, quella di “imparare a difendere all’italiana”. Dani Alves ha subito cambiato registro. Sintomo di quanto sappia ridere e scherzare, soprattutto sui social, ma è un calciatore di livello perchè riesce a capire e ad adeguarsi intelligentemente ad uno stile di gioco diverso. Dimostrazione di tutto ciò sono le palle recuperate, i contrasti vinti, i recuperi difensivi. Insomma il talento brasiliano tutta tecnica e attacco si è calato perfettamente nella realtà del campionato italiano dove, e Allegri questo lo sa bene, per vincere è necessario per prima cosa non prendere gol.
dani alves

REGIA. Ma non è finita qui. Dani Alves ha rappresentato anche una novità tattica di non poco conto. Inutile dire che, al netto dell’importanza di Pjanic e di Higuain, della necessità di Benatia e Pjaca, il terzino brasiliano è stato benedetto da società e tifosi per la grande esperienza e per il bisogno che ha sentito la Juventus sulla fascia destra, dove Lichtsteiner ha sempre sfoderato grandi prestazioni soprattutto difensive, e si è sempre cercato qualcosa in più per fare il salto di qualità anche in Europa. Dani Alves ha preso in queste prime partite la regia della squadra. Che sia un terzino atipico è ormai cosa risaputa, la sua capacità di accentrarsi e anche di impostare il gioco ha sorpreso tutti ma fino ad un certo punto, visto che l’ambiente era consapevole del top player che aveva in casa e si aspettava giocate e soprattutto una personalità di questo tipo. Le prime partite di Dani Alves in bianconero raccontano questo: grande percentuale di passaggi riusciti, verticalizzazioni, assisti, sorrisi sempre tanti e anche qualche gol. Tutto questo per la vecchia signora, ed è tutto vero.

Aristide Rendina

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