Higuaín, Pjanić e Dani Alves: i colpi dell’estate già decisivi in Champions, ma il meglio deve ancora venire

La Champions per la Juventus non è un’ossessione, non è un sogno, ma un obiettivo. A tal proposito è stato chiaro Beppe Marotta, e per raggiungere obiettivi importanti è fondamentale, soprattutto in Europa, vincere e convincere. A Zagabria i bianconeri hanno fatto il proprio dovere, quello che tutti si aspettavano: hanno dominato il gioco e portato a casa i tre punti. Tutte le attese, alimentate in questa torrida estate dalle voci di mercato, dalla voglia di rivincita e dal desiderio di tornare ai vertici del calcio internazionale, passano per questa tappa vincente in terra croata. Posto un primo e positivo tassello, ora la Juventus può cominciare a fare sul serio: è importante lavorare sodo, crederci e impegnarsi, ma soprattutto non porsi limiti. Non ci resta che metterci comodi ed assistere, si spera e presume fino alla fine, allo spettacolo e alla magia della Champions.

Mai come quest’anno i riflettori sono puntati sulla squadra di Allegri. Il dominio in Italia non basta più, l’asticella si è alzata e in estate la dirigenza ha allestito una corazzata in grado di competere con le migliori compagini d’Europa. La finale di due stagioni fa contro il Barcellona ha insegnato ai bianconeri che per avere la struttura per banchettare al tavolo delle grandi ci vuole la giusta mentalità e un pizzico di spavalderia. Gli ottavi dell’anno scorso con il Bayern Monaco hanno insegnato che la Champions League è la competizione dei dettagli e basta un episodio sfavorevole, una lettura sbagliata o una leggerezza al 90’, per rovinare un lavoro durato mesi. La squadra consegnata nelle mani di Massimiliano Allegri è progettata per cercare la sua dimensione europea definitiva, per superare tutti gli errori commessi in passato e fare il passo decisivo verso il trofeo che le manca da vent’anni.

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Il progetto Juve è arrivato all’apice e in estate Marotta non ha cercato giovani promesse (anche se Pjaca è un profilo interessante), ma certezze: Dani Alves, Benatia, Pjanic, Higuain, giocatori pronti a prendersi le responsabilità e ad esaltarsi sul palcoscenico più suggestivo. E così è stato. Alla seconda partita in Champions, dopo lo sfortunato esordio allo Stadium contro il Siviglia, i nuovi acquisti bianconeri hanno mostrato tutto il proprio valore: giocate importanti e goal. Tutti a segno: Pjanic, Higuain e Dani Alves. Certo, lo “scoglio” Dinamo Zagabria non era impossibile da superare e sicuramente i croati non compaiono tra le squadre europee più temibili, ma per la Juventus questo è un segnale positivo anche per il futuro, per quelli che saranno impegni più ardui e prestigiosi.

La Juventus ha aggiunto talento, concretezza, esperienza e attitudine europea in tutti i settori del campo. La sensazione è quella di un mercato fatto di grandi consapevolezze: sia dal punto di vista delle rinunce, sia in entrata: colpi mirati e studiati minuziosamente, con un occhio perennemente puntato all’Europa. Non stavolta o mai più, non farlo non sarà e non deve essere un fallimento. Però credere di poterlo fare è una consapevolezza che si sta consolidando. Non è un’ossessione, non è un sogno, ma un obiettivo.

Luca Piedepalumbo

 

 

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