La partita di Cuadrado: tanta volontà ma la “Vespa” non punge

Altra vittoria per la Juventus in campionato, ma la prestazione dei bianconeri è stata bruttissima e a tratti allucinante. Il risultato è stata l’unica cosa positiva del match contro il Palermo. Imbarazzante la pochezza di gioco del team di Allegri, che ritrova in campo il colombiano Juan Cuadrado, alla prima partita stagionale con la Signora. Anche l’esterno sudamericano però, non ha saputo dare quell’imprevedibilità offensiva alla manovra bianconera di cui avrebbe tanto bisogno.

ESTERNO ALTO DEL 4-4-2 – Ma le scusanti per la “Vespa” bianconera ci sono. Entra a freddo per sostituire Rugani dopo una mezz’ora di gioco e si piazza sulla destra insieme a Dani Alves a fare l’esterno alto di un finto 4-3-3, che diventa col passare dei minuti sempre più un 4-4-2. Infatti, il colombiano staziona prevalentemente a centrocampo, dando una mano in difesa a Dani Alves che deve vedersela con il migliore dei palermitani: lo sgusciante Aleesami. Proprio col brasiliano ex Barça, Cuadrado gioca più palloni, ricevendone 16 e servendone 15 in totale, ricercando perciò sempre il passaggio corto per favorire degli eventuali scambi veloci palla a terra che però, per la lentezza dei bianconeri di Allegri e la buona prova di compattezza prestata dai padroni di casa del Palermo, non fruttano i risultati sperati.

NON TROVA IL GUIZZO IN ATTACCO – In una Juventus spenta e svogliata, in una versione che è simile se non peggio a quella vista con l’Inter, Cuadrado fa fatica a trovare il guizzo giusto in attacco anche se il numero 7 bianconero ci mette tanta abnegazione e volontà. Purtroppo la forma non è delle migliori: era la prima gara ufficiale quest’anno per il sudamericano e la nullezza offensiva del gioco degli uomini di Allegri, certo non lo ha aiutato. Basti pensare che Cuadrado non ha mai provato il dribbling nel puntare l’uomo e i cross effettuati non hanno mai trovato un uomo libero. Offensivamente parlando la sua prestazione non è stata delle migliori, anche se qualcosa di più, col suo ingresso, la Juve ha provato a fare. Il colombiano è stato cercato troppo poco dai compagni in alcune fasi di gioco: quelle volte che la Juventus aveva la possibilità di offendere in contropiede, l’ala ex Chelsea si proponeva sempre sulla fascia di competenza, cercando di allungare la squadra (uno dei pochi a provare a fare le due fasi), ma la sfera non gli veniva quasi mai recapitata. In un’occasione invece, nella ripresa, è stato lui a sbagliare in modo grave, peccando di eccessiva lentezza nel servire le punte dopo una buona sgroppata offensiva, addormentandosi col pallone tra i piedi nell’attesa che qualche compagno gli facesse il giusto movimento nell’area e venendo così rimontato dall’ottimo Aleesami.

SUFFICIENTE IN DIFESA – Paradossalmente l’ala destra juventina, grazie alla voglia di mettersi in mostra, ha fatto meglio in difesa. Il sudamericano ha recuperato tre palloni e si è fatto sentire nei contrasti. Ha vinto tutti gli scontri aerei con l’avversario di turno e ben 4 tackle su 6, il migliore dei bianconeri, come si vede dalla foto sottostante (fonte: Stats Zone).

gara-cuadrado

Lucido anche nei disimpegni difensivi, facendo valere il proprio mestiere e l’abilità tecnica col pallone. Pur non brillando in velocità, vista la scarsa forma, ha comunque fatto respirare la manovra juventina, subendo più falli tra tutti i bianconeri in campo e quindi dimostrando ancora una volta personalità nel cercare la palla e gestirla. Purtroppo gli è mancata la giocata, ma in questa Juventus lenta e impacciata, anche un Cuadrado a mezzo servizio può servire in questo momento. Anzi, la “Vespa” è da recuperare fisicamente quanto prima, per poter dare ad Allegri un’altra arma offensiva in più e quella velocità e imprevedibilità che in questo momento servono come il pane a una Juventus che sembra svuotata mentalmente e fisicamente, oltre che priva di idee di gioco.

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