Dani + Alex: i due brasiliani sono l’arma in più della nuova Juve

La tifoseria e la dirigenza possono tirare un sospiro di sollievo: c’è stata quella reazione che ci si aspettava (e si sperava) dopo la prova decisamente insufficiente di San Siro. La Juventus ha dimostrato di saper incassare i colpi e reagire di conseguenza, a farne le spese è stato un incolpevole Cagliari, annichilito per tutti e 90 i minuti da una Juventus troppo affamata ed arrabbiata per poter essere contenuta

alex sandroLe risposte più importanti Allegri le ha avute in fase di costruzione, perché se la zona centrale del centrocampo è ancora leggermente in sofferenza a causa del turnover e delle assenze pesanti (nonostante un Lemina in crescita costante), gli esterni stanno diventando, come si sperava, l’arma in più dei bianconeri, facendosi carico anche dell’impostazione della manovra.

Dani Alves e Alex Sandro hanno sciorinato (per dirla alla Bruno Pizzul) una prestazione davvero maiuscola. I due hanno combinato una spinta costante che ha rotto quasi istantaneamente le resistenze dei terzini rossoblu, con un sostegno alla costruzione di gioco che ha permesso alla Juve di mantenere il controllo del campo per lunghi tratti della partita.

C’erano grandi aspettative su questi due esterni brasiliani, che sulla carta formano una delle migliori coppia di esterni al mondo, e i due stanno ripagando la fiducia data. Ieri sera infatti sulla destra le combinazioni tra Dani Alves e Dybala hanno dato i loro frutti, scardinando e creando scompiglio nella non irresistibile difesa cagliaritana (e del resto, quando questi due fraseggiano c’è solo da lustrarsi gli occhi), mentre dall’altro lato del campo Alex Sandro con la sua straripante fisicità ha impattato e sfondato il muro dei difensori proponendosi con sovrapposizioni costanti ed assist, tra cui quello per Pjanic che ha propiziato il gol di Higuain, che hanno spostato prepotentemente l’inerzia del match dalla parte dei bianconeri.

danialvesIl gol di Alves poi è stata la ciliegina sulla torta di una prestazione da grandissimo giocatore (perfetto lo schema da angolo che l’esterno finalizza con un gran tiro dal limite), visto che anche la fase difensiva, quella che era il suo punto “debole”, sta migliorando di partita in partita.

Alex Sandro, dal canto suo, nonostante i ritmi blandi del secondo tempo, non ha mai smesso di galoppare sulla la fascia e non ha mai lasciato il benché minimo spazio per le ripartenze degli avversari, dimostrando una buona maturazione sul piano mentale.
Magari è ancora troppo presto per saltare a conclusioni, ma quello che ci sentiamo di dire è che con una coppia simile al servizio della squadra, mister Allegri ed i tifosi possono dormire sonni tranquilli.

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